Secondo alcune stime, sarebbero stati oltre 125 i milioni di euro che lo Stato avrebbe destinato alle famiglie italiane per effetto del decreto anticrisi, un rimborso che ricordiamo essere stato previsto nel 2008 e che aveva posto un tetto massimo del 4% oltre il quale gli interessi da versare per i mutui non a tasso fisso, non sarebbero potuti andare.
A comunicarlo, l’Agenzia delle Entrate, ma la cifra in questione sembra essere particolarmente inferiore a quanto dichiarato inizialmente dal Governo in base ai calcoli ottenuti dalla relazione tecnica 185/2008.
Difatti dalla lettura del Decreto Legislativo sembravano essere almeno 350 i milioni da stanziare, un numero nettamente superiore a quanto effettivamente stanziato nel corso del 2009, e sembra che questo sia dovuto fondamentalmente al crollo dell’Euribor che ha reso meno dispendioso l’esborso previsto dalle casse statali.
Previsione già annunciata dallo stesso potere esecutivo, questa, il quale aveva già proposto poche settimane dopo il varo dalla misura, di destinare il danaro in esubero alle famiglie in difficoltà, tramite un apposito sistema di assegni familiari.
Mediamente il risparmio sembra essere stato esiguo, esauribile in poche decine di euro a famiglia, ma non per tutti, in quanto per alcuni nuclei familiari sembra che il risparmio sia stato alquanto significativo.
Ma è importante sottolineare che la cifra in questione non sembra essere ancora definitiva, in quanto sono ancora numerose le banche che ancora non hanno completato il complesso iter dei rimborsi, soprattutto per alcune categorie di mutui, quelli a tasso misto, che sembrano aver creato non pochi complicanze, in quanto non previste espressamente dal DL Aticrisi, ma che in seguito a dibattiti e rettifiche sembrano essere rientrati di diritto, in quanto appartenenti alla categoria dei mutui non a tasso fisso.