Il mutuo? Adesso lo garantisce lo Stato. La conferma ufficiale è arrivata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale a fine settembre del decreto varato dal ministero dell’Economia che regola la “disciplina del Fondo di garanzia prima casa”.
In pratica chi vuole comprare o ristrutturare casa oppure ancora migliorarne l’efficienza energetica potrà ottenere dallo Stato fino al 50% dell’importo sempre che il prestito non sia superiore a 250 mila euro. Esistono comunque delle priorità nella concessione che vedranno in cima alla lista le giovani coppie, i single con figli e gli Under 35.
Il fondo avrà una dotazione complessiva di 600 milioni di euro per tre anni, dal 2014 al 2016, e verrà gestito dalla Consap. Inoltre l’immobile per il quale il cittadino può chiedere il mutuo deve essere adibito ad abitazione principale ma non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e non deve avere caratteristiche di lusso. Inoltre il mutuatario non deve essere proprietario di altri immobili.
L’ammissione alla garanzia del Fondo avverrà esclusivamente per via telematica. Il soggetto finanziatore dovrà verificare la completezza della domanda e la trasmetterà alla Consap che le assegnerà un numero di posizione progressivo in base all’arrivo. L’efficacia della garanzia del Fondo decorre in via automatica dalla data di erogazione del mutuo.
Nel caso di inadempimento del mutuatario, la banca o altro soggetto che abbia concesso il mutuo informerà il Gestore dopo 90 giorni dalla scadenza della prima rata rimasta anche parzialmente insoluta ed entro 12 mesi dalla comunicazione, il soggetto finanziatore invia al mutuatario l’intimazione al pagamento. Se il mutuatario non provvede al pagamento entro sei mesi, il soggetto finanziatore può chiedere al Gestore l’intervento della garanzia del Fondo. In questo caso a carico del mutuatario ci sarà l’obbligo di restituire le somme pagate dal Fondo, gli interessi maturati a decorrere dal giorno del pagamento fino alla data del rimborso oltre alle spese sostenute per il recupero.