Pare che, nonostante l’insorgere della crisi che ha dettato una stagnazione dei mercati, il settore dei mutui continua a registrare ottimi incrementi, almeno in apparenza.
Questo è quanto emerso da uno studio condotto da Eurisc, che analizzando i dati relativi all’anno appena trascorso, ha messo in luce il verificarsi di un buon incremento di domande relative soprattutto a richieste di prestiti e mutui stipulati per l’acquisto della prima casa.
Secondo l’indagine, il settore ha riscontrato un aumento pari al 7% rispetto ai dati registrati nel 2008 che aveva visto una flessione del 4% appena, 3 punti percentuale in meno, appunto.
Ma alcuni esperti segnalano come l’interpretazione dei dati possa essere talvolta, fuorviante, in quanto una rilettura corretta di quest’ultimi, dovrebbe focalizzarsi su tutti gli aspetti cruciali della circa.
Infatti, da una analisi approfondita emerge che il vero tasso effettivamente aumentato negli ultimi mesi , è quello relativo alla sostituzione dei prodotti già richiesti e sottoscritti, più che l’insorgere di nuove richieste.
È stata proprio questa tipologia, infatti, a registrare il 24% del totale dei mutui erogati nel territorio italiano lo scorso 2009.
Difatti, analizzando gli importi relativi ai mutui richiesti, non emergono forti e pregnanti differenze rispetto all’anno precedente, in quanto la domanda si è distinta in maniera abbastanza eguale tra le classi.
Qualche possibile variazione può essere riscontrata se si vanno a confrontare le durate dei mutui sottoscritti, in quanto i dati attinenti allo scorso anno, hanno messo in luce un complessivo accorciamento de tempi di rimborso, soprattutto nella fascia tra i 25 e i 30 anni, che hanno potuto godere di una diminuzione di circa il 6%