Inpdap, prestiti e mutui più facili

Nella gamma delle nuove proposte finanziarie in arrivo dagli Enti di previdenza statali al momento spiccano quelle dell’Inpdap, ossia l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, che offre nuove condizioni per prestiti personali e mutui sulla prima casa.

Se infatti fino ad oggi nel pacchetto erano stati inseriti prestiti da annuali a triennali, arriva adesso anche quello quadriennale che prevede l’erogazione di quattro mensilità della retribuzione o della pensione, da restituire in 48 rate mensili. Invece nel comparto mutui, le nuove condizioni prevedono che possano essere richiesti per l’acquisto della prima casa, anche dai  figli di coloro che sono iscritti all’Istituto, in modo da favorire i giovani nell’acquisto della prima casa in un periodo come questo davvero non semplice.

I tassi applicati sono stati studiati per essere molto competitivi. Infatti per i piccoli prestiti sono pari al 4,25% mentre per i prestiti pluriennali sono pari al 3,50%, per i mutui ipotecari a tasso fisso corrispondono al 3,75% e per i mutui ipotecari a tasso variabile per il primo anno al 3,50% e per i successivi al tasso Euribor a 6 mesi.

Ma c’è anche un’altra interessante proposta sviluppata assieme a Poste Italiane e che corrisponde alla ‘cessione del quinto Banco Posta’, un prestito personale che permette di ottenere un finanziamento in tempi rapidi. Può essere richiesto anche dai non titolari di conti presso Poste Italiane, a patto che siano pensionati Inpdap (o anche Inps) e consente di ottenere un finanziamento in tempi rapidi, ma soprattutto un rientro del prestito assolutamente abbordabile.

Praticamente il rimborso del debito avverrà mediante trattenuta della rata direttamente sulla pensione, fino a un massimo di un quinto della quota capitale netta e l’importo finanziabile dipenderà da quello della pensione, che verrà certificato direttamente dall’ufficio postale da cui dipende il richiedente.

La durata del piano di ammortamento è compresa tra un minimo di 36 mesi e un massimo di 120 mesi e sono ammesse in qualsiasi momento operazioni di estinzione anticipata del debito residuo, anche parziale rispetto al totale, senza pagamento di alcuna penale per la cessazione del rapporto prima della naturale scadenza. Ovviamente, come da nuove regole, il prodotto dovrà essere abbinato ad una copertura assicurativa sulla vita, necessaria per legge e garantita dal Fondo Rischi Inpdap, contro rischi di decesso e di invalidità totale permanente.

 

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