La Banca d’Italia ancora una volta è dovuta intervenire per riportare a norma i tassi dei mutui o finanziamenti. Se consideriamo che il tasso per legge è usuraio se viene maggiorato per piu’ della meta’, era necessario porre un freno a tutti gli istituti che hanno approfittato della crisi.
Se guardiamo al trimestre precedente c’è da rilevare una netta diminuzione del tasso sulla soglia dei mutui variabili che scende al 5,085% e aumentano quelli del tasso fisso.
Per chi invece ha chiesto un finanziamento o quelli che si ottengono tramite le carte di credito, o revolving, la soglia aumenta e possono arrivare fino al 24% circa.
Anche il tasso sulla soglia della cessione del quinto dello stipendio sui prestiti è arrivato al 18% circa. Tutto questo a causa della crisi ha portato in alcuni periodi i tassi d’ interesse a veri e propri livelli di usura tanto che Bankitalia è dovuta intervenire.
Dalle Regioni Italiane le denuncie per i livelli da usura dei tassi applicati sono numerose, anche le associazioni dei consumatori si sono pronunciate in merito.
Le zone piu’ colpite sono la Campania, il Molise; mentre le zone del Trentino e Emilia Romagna sono le migliori per quanto riguarda l’usura.
Fonte: Finanzalive.com