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n questi giorni sono state lanciate interessanti iniziative in merito ai prestiti agevolati per le giovani coppie e per studenti universitari. Le iniziative riguardano dei finanziamenti più semplici e a tasso agevolato per le nuove giovani coppie non stabili dal punto di vista lavorativo, ma le novità più importanti sono quelli riservate agli studenti universitari.
Fino a qualche anno fa, per i nuovi nati era stato istituito il cosiddetto “bonus bebè“, che consisteva un’assegno una tantum di mille euro per dare un minimo sostesgno ai neo genitori e per incentivare la crescita demografica del paese.
Tasso fisso o tasso variabile? Nell’amletico dubbio sulla scelta del tasso ideale per iniziare il lungo viaggio del mutuo si inserisce anche il tasso misto (che consente di passare da fisso a variabile, o viceversa, nel corso del piano di ammortamento).
Si è accennato su questo sito alle cause più recenti della crisi di vaste proporzioni che sta interessando, in maniera più o meno intensa un po’ tutti i Paesi europei e gli Stati Uniti.
I criteri per la concessione di prestiti nel secondo trimestre hanno mostrato un ”modesto irrigidimento” per le imprese, specie le piu’ grandi, e per il credito al consumo mentre restano stabili quelli per i mutui immobiliari. E’ quanto emerge dall’Indagine sul credito bancario in Italia pubblicata dalla Banca d’Italia.
E’ stato prorogato al 31 gennaio 2012 il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. Gli eventi in base ai quali puo’ essere chiesta la sospensione devono verificarsi entro il 31 dicembre 2011.
Chi abbia da pagare un mutuo può respirare un po’ meglio.
Così come chi lo abbia sottoscritto per la costruzione o la ristrutturazione della prima casa e attualmente con la crisi dell’economia italiana, soprattutto del lavoro, viva un periodo poco florido.
Al giorno d’oggi chiunque voglia comperare casa deve inevitabilmente procedere alla richiesta di un mutuo. Soprattutto per le giovani coppie, infatti, è divenuto a dir poco impossibile pensare all’acquisto di un immobile senza prima pensare al mutuo più adatto alle esigenze del nucleo familiare.
Sarà colpa della crisi, o sarà perché l’Italia invecchia, ma sempre più mutui hanno i capelli bianchi. Mutui.it, il comparatore online per la scelta del mutuo, ha analizzato i preventivi di mutuo compilati sul sito negli ultimi 12 mesi, scoprendo che il 3% di questi arriva da cittadini con più di 60 anni.
Al giorno d’oggi sembra essere divenuto oramai d’uso comune scegliere di richiedere un prestito per poter far fronte a qualunque tipo di spesa non preventivata, spesso infatti,si tratta di piccoli budget, cifre piuttosto ridotte che, grazie ad un prestito, potranno essere restituite senza grandi sforzi e senza pesare in maniera massiccia sul bilancio familiare quotidiano.
l’Inpdap, l’istituto nazionale di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione, tra i vari servizi offerti ai propri dipendenti, ha inserito anche l’elargizione di prestiti particolarmente vantaggiosi, è importante sottolinare però che per accedervi, bisogna rientrare in alcuni particolari categorie.
Per quanti ancora non ne fossero a conoscenza, segnaliamo oggi una nuova opportunità pensata per le Famiglie Italiane alla ricerca di un prestito o di un finanziamento. Si tratta in buona sostanza di un prestito agevolato valido per tutte le famiglie italiane alle prese con la nascita di un bambino (avvenuta nel biennio 2009/2011) e per quelle che abbiano deciso di adottarlo nello stesso periodo.
Negli ultimi anni si è assistito ad una lenta ma al contempo massiccia espansione dei cosiddetti “Prestiti senza Busta Paga”. Si tratta di alcune soluzioni studiate ad hoc per alcune specifiche categorie di persone solitamente escluse dal mondo del credito.
Lo ha detto la relazione del governatore Draghi, lo ribadiscono con forza Adusbef e Federconsumatori: negli ultimi due anni pieni, ossia tra il 2008 e il 2010, la capacità di risparmio delle famiglie italiane ha subito un calo netto pari al 44% passando da 55,2 miliardi di euro l’anno a 30,6. In pratica 1.168 euro a famiglia.
Il settore