Gli ultimi dati diffusi da Confartigianato testimoniano come il 58% delle aziende italiane, ossia 615.000 unità, sia costretto a chiedere dilazioni di pagamento al fisco e soprattutto a ricorrere a prestiti bancari per pagare le tasse.
Numeri che risultano da un sondaggio condotto insieme all’istituto Ispo su un campione di imprenditori artigiani: in pratica il 74% delle imprese negli ultimi 12 mesi ha registrato una pressione fiscale in rialzo in media del 22,6% ma soprattutto la crescita della pressione fiscale si sta facendo insostenibile: infatti il 33% degli imprenditori è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda.
E per il 26% delle imprese il peso del fisco ha causato ritardi nel pagamento di alcune imposte. Tutti effetti che si fatto risentire anche sul fronte occupazionale, con il 16% delle imprese costrette a rinunciare ad assumere personale e il 14% che ha dovuto licenziare i dipendenti o ricorrere agli ammortizzatori sociali.
Ora però per offrire un sostegno ai privati che si trovano in situazioni di indebitamento eccessivo è nata un’iniziativa significativa promossa dal Movimento Consumatori di Milano che ha deciso di lanciare un proprio sportello SOS mutui e prestiti attivo il numero verde 800.864.534, al quale è possibile rivolgersi per chiedere aiuto.
In pratica lo sportello servirà ad illustrare le diverse possibilità esistenti sul mercato rivolgendosi ai soggetti che meno hanno la possibilità di accedere ai canali tradizionali dell’informazione. Con il contributo della Provincia di Milano e quello dell’ARCI, attraverso gli Sportelli per l’Immigrazione, verranno anche seguiti i cittadini stranieri. Lo scopo è quello di sistenere le fasce deboli, quelle maggiormente colpite dalla crisi o che accedono per necessità ai finanziamenti, come disoccupati, precari e immigrati.
Come spiega Piero Pacchioli, presidente del Movimento Consumatori “l’eccessivo indebitamento sta diventando una vera e propria emergenza. In molti casi si può e si deve intervenire con gli strumenti già esistenti ma che non tutti conoscono, come la sospensione delle rate del mutuo o la rateizzazione dei pagamenti”.