Notizie poco confortanti per i mutuatari ancora alle prese con il pagamento di rate e mutui, perché a quanto pare la Baca d’Italia ha innalzato i tetti massimi oltre il quale il tassi d’interesse impartiti sulle rate di rimbordo vengono definiti automaticamente, usurai.
Per tutti i mutui a tassi fisso abbiamo visto un innalzamento che va dal 6,69% all’8,04%.
Discorso diverso, invece, per tutte le stipule di mutui a tasso variabile che invece subiscono un’un abbassamento che dal 5,08% scende al 4,38%.
Questi i risultati da quanto stabilito da Bankitalia che ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo decreto ministeriale varato dal Ministero dell’Economia e che è stato redatto tenendo conto delle oscillazioni subite dai parametri quali spese di finanziamento, le ammende, le commissioni di massimo scoperto e le polizze assicurative.
Solitamente i parametri assumono il valore di “tassi usurai” quando questo supera il 50% del valore del tasso medio, che per i mutui a tasso fisso è del 5,36% mentre per il tasso variabile tocca la soglia del 2,92% .
Inoltre, nel decreto ministeriale sono stati pubblicati anche le note redatte sempre da Bankitalia che ha segnalato le principali categorie decretandone i valori basilari: 19,27 per i conti correnti che non oltrepassano i 5.000€ di capitale, mentre per quelli che superano tale importo il tetto raggiunge il 14,39%, per gli addebiti scoperti con un importo che non superano i 1.500€ viene adottato il 29,94% mentre per quelli superiori, la soglia è del 19,6%.
Queste le tabelle redatte dalla Banca d’Italia risultano d’estrema importanza per adottare manovre volte a frenare l’usura diffusa capillarmente nel Paese soprattutto dopo la crisi economica che ha sconvolto il mercato.
Tali parametri saranno validi fino al 31 Marzo 2010, dopo questa data Bankitalia aggiornerà le tabelle.