Rate del mutuo sospese per 12 mesi per disoccupati e cassaintegrati, aumento delle risorse per il credito alle Pmi, accordi per anticipare alle imprese le risorse per il pagamento della cassa integrazione. Sono alcune delle condizioni poste dal Tesoro alle banche per la sottoscrizione dei Tremonti bond. Il ministro dell’Economia ha firmato ieri il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, di obbligazioni emesse dalle banche italiane. L’obiettivo è accrescere le opportunità di finanziamento all’economia grazie alla maggiore patrimonializzazione delle banche. Lo strumento rispetta le regole stabilite in sede comunitaria sugli aiuti di Stato.
Come contropartita, le banche pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l’8,5% per i primi anni, per poi crescere gradualmente e si impegneranno a favorire il credito alle imprese, soprattutto piccole e medie, e alle famiglie.
Tutti gli impegni delle banche
Ma non solo. Il Tesoro richiede alle banche impegni specifici, articolati in 5 punti, che saranno oggetto di attento monitoraggio sul modello applicato con successo in Francia, sono:
a) il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia per le Pmi;
b) l’aumento delle risorse da mettere a disposizione per il credito alle piccole e medie imprese;
c) per i lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione, la sospensione del pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi;
d) la promozione di accordi per anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione;
e) l’adozione di un codice etico.
Fonte: Ilsole24ore.com