Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, ha dichiarato che l’Italia ha “numeri di crescita: certo noi andiamo meno forte della Germania e dobbiamo fare di più”, ma “rispetto a Inghilterra e Francia i nostri numeri sono più o meno uguali”.
Il ministro ha poi fatto cenno a “un tasso di evasione ed economia illegale che è fortissimo e questo spiega tante cose”. Inoltre – ha proseguito Tremonti – “siamo l’unico Paese disuguale: Centro e Nord vanno bene, il Sud ha enormi problemi“. Un esempio di inefficienza è fornito dal fatto che “da Roma a Milano vai in tre ore, da Roma a Reggio Calabria in tantissime ore”.
Peraltro, a proposito del Mezzogiorno, il numero uno di via XX Settembre ha parlato della Banca del Sud: “il mio sogno” – ha chiarito il ministro – “é che sia una grandissima banca per il piccolo credito, non deve fare la grande finanza: deve fare il piccolo finanziamento a uno che vuole ampliare la pizzeria o cambiare il bancone del suo laboratorio”. Il titolare del Tesoro ha poi rimarcato che “il tasso di utilizzo dei fondi europei che sono italiani ed enormi, se va bene, é del 10-20 %; se va bene, ma in alcune regioni é al 4 per cento e questo é inaccettabile“.
“La crisi è mutante” – ha aggiunto Tremonti – “ma noi sappiamo cosa fare”: l’Italia ha retto il colpo e “questo non è poco considerando la crisi globale che non ha corrispondenti dalla fine della guerra“. Lo scopo “non é stato solo mantenere in ordine le finanze”: pertanto – ha concluso il ministro – “abbiamo tenuto e garantito risparmio delle famiglie e coesione sociale e abbiamo tenuto aperto il canale di finanziamento alle imprese“.