Dobbiamo essere sinceri. Era una domanda che ci assillava in questi giorni, duranti i quali l’Enel ha sollecitato il mercato per un aumento di capitale pari a 8 miliardi di Euro. La data di raccolta ormai è scaduta (9 giugno) e quel che è fatto è fatto. Abbiamo cercato invano documentazione e informazioni, pubblicamente dichiarate da Enel, che spiegassero quali usi sarebbero stati fatti dei soldi rastrellati.
Una risposta giunge su segnalazione degli efficientissimi colleghi di 100bimbi.it.
La stessa domanda che ci siamo posti noi, l’ha posta anche la più agguerrita associazione ambientalista al mondo: GreenPeace.
Queste le domande che si è posta:
- In che modo l’azienda italiana investirà le nuove risorse finanziarie?
- Continuerà nel vicolo cieco del nucleare e del carbone? Venderà parte delle attività sulle rinnovabili, quelle più remunerative e ambientalmente sostenibili?
Ad aprile GreenPeace ha lanciato il rapporto finanziario “ENEL: prospettive e rischi degli investimenti in energia nucleare” elaborato dal Prof. Stephen Thomas dell’Università di Greenwich a Londra – che dimostra come i debiti di Enel crescerebbero di oltre 30 miliardi di euro, se la società concretizzasse le intenzioni dichiarate in questi mesi sullo sviluppo del nucleare.
In questo video blog il direttore esecutivo di Green Peace Italia – Giuseppe Onufrio – spiega le critiche di Greenpeace alle politiche di investimento di Enel e chiede chiarezza sugli investimenti futuri nel nucleare.
Il Video
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Fonte: 100ambiente.it