Banca Intesa ha presentato i conti riferiti allo scorso anno, davanti alla comunità finanziaria e ha voluto sottolineare alcune situazioni peculiari dell’attività dell’istituto bancario. Innanzitutto si fonda su un modello di business concentrato sulla banca commerciale, che mira ad una redditività sostenibile, che è diffusa in Europa, ma ha comunque il suo fulcro propositivo nel nostro paese.
Il consigliere delegato, Corrado Passera, ha voluto evidenziare la grande differenza con i modelli anglosassoni, in cui la leva finanziaria occupa un ruolo fondamentale.
L’utile netto per Intesa San Paolo nel corso del 2009 ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, confermando le più rosee previsioni degli esperti.
Questo risultato è stato raggiunto, come spiegato da Passera, da una tenuta dei ricavi, reggendo anche contro la diminuzione dei tassi euribor, che sono andati ad incidere sul tasso di interesse; inoltre si è attuata una politica di riduzione dei costi operativi e di tagli sulle rettifiche sui crediti. La conseguenza di tutti questi aspetti di attenzione verso il contenimento dei costi, è stato l’aumento dei profitti netti, del 9,9% in confronto a quelli conseguiti nel 2008.