Riapertura in positivo per le piazze finanziarie europee nella prima seduta dell’anno sulla scia della chiusura al rialzo di molti mercati asiatici al termine di una seduta orfana della Borsa di Tokyo, chiusa per festività.
Hong Kong, in particolare, ha chiuso la giornata con l’indice Hang Seng in rialzo del 4,6% a 15.042 punti, sulla scia dei guadagni realizzati dai titoli telefonici. Investitori incoraggiati anche dall’attesa per l’apertura di Wall Street, con i futures che indicano un avvio al rialzo.
Nel Vecchio continente acquisti su tutti gli indici di settore, con particolare evidenza per risorse di base, retail, auto e bancari. La piazza di Amsterdam a metà seduta è maglia rosa (+2,22% a 251,4 punti), seguita da Parigi (+2,13% a 3.286), Francoforte (+1,94% a 4.903), Madrid (+1,76 % a 9.361), Zurigo (+1,39% a 5.541) e Londra (+1,16% a 4.485). Piazza Affari amplia i guadagni, dopo avere già schiacciato sull’acceleratore a metà mattina, passa al giro di boa con il Mibtel in progresso dell’1,52% a 15.326 punti e lo S&P/Mib in rialzo dell’1,35% a quota 19.722.
Atlantia guida i titoli del paniere principale, con un progresso del 3,66 per cento, Fonsai sale sul via libera all’acquisto delle azioni Milano Assicurazioni, Mondadori del 2,80%, mentre Tenaris è in progresso del 2,82%. Bene Mediolanum (+2,64%), avanza del 2,43% Mediobanca, con Generali il progresso dell’1,59% e Alleanza del 2,16%. Ubi Banca guadagna il 2,04%. Saipem sale del 2,03%. Telecom guadagna l’1,75%. Solo Prysmian resta indietro (-1,26%) dopo gli acquisti delle ultime sedute.
Le attenzione degli investitori sono rivolte al dato macroeconomico relativo all’indice Ism di dicembre negli Stati Uniti (16 ora italiana) e al dato europeo sulle immatricolazioni auto sempre di dicembre. Il dato della Spagna, in attesa delle cifre ufficiali per il mercato italiano attese nel pomeriggio (le anticipazioni parlano di un -10% in dicembre e di un -13,8% per l’intero anno), lascia di stucco: -50% a dicembre, -28% nel 2008.
Quanto al mercato del reddito fisso avvio in flessione per i bond governativi europei in risposta alla risalita degli indici azionari e alle previsioni di nuovi tagli del costo del denaro da parte della Banca centrale europea per fare fronte alla recessione. Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni è tornato sopra il 3% questa mattina a Londra dopo che il 30 dicembre era sceso a 2,886%, livello più basso dalla fine degli anni Ottanta. Invece, il rendimento a due anni quest’oggi in avvio era appena variato a 1,76%, ma secondo le previsioni dovrebbe tornare sopra il 2% entro la fine del 2009.
Fonte: Ilsole24ore.it