La Coldiretti fa i conti in tasca all’economia italiana, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei principali generi alimentari e il quadro che ne deriva è abbastanza preoccupante.
Nel corso dello scorso anno, tutti i problemi che hanno coinvolto la filiera agroalimentare, sia che si tratti di inefficienza, sia di speculazioni, hanno rincarato il salasso sule famiglie italiane e sulle imprese agricole, per un importo pari a 7 miliardi di euro.
La classifica stilata dalla Coldiretti, vede al primo posto dei rincari il pane (che arriva a +1745%), le carote (+1050%), la pasta (+490%), l’uva da tavola (+422%); proseguendo troviamo nella top ten anche i limoni, le clementine, i finocchi e le arance, tutti prodotti aumentati intorno al 360-370%.
Le statistiche sono state presentate nel corso della Fieragricola, che si sta svolgendo a Verona, “Crisi Globale: come ne esce l’agricoltura?”.
Proseguendo su questa linea, Coldiretti analizza il mercato dei prodotti alimentari più in generale, notando come l’aumento dei prezzi sia stato dell’1,8% nello scorso anno, un punto percentuale in più rispetto all’inflazione.
Un divario, quello tra i pochi centesimi che vengono pagati agli agricoltori, e gli euro con cui i prodotti vengono offerti nei supermercati, che diventa gravissimo, se si pensa che il prezzo arriva a moltiplicarsi per ben cinque volte durante il passaggio produttivo.