Sembrava andare un po’ meglio al fisco italiano, invece il maxi condono relativo al periodo 2002-2004 non ha dato i risultati sperati: sì, perché gli evasori che hanno potuto sfruttare il “perdono” sia fiscale che penale, non hanno terminato di versare al fisco gli importi stabiliti per ottenere appunto il maxi condono.
Questi evasori, dopo aver ricevuto la sanatoria tramite il versamento della prima rata dell’importo concordato, hanno lasciato perdere il saldo con l’Agenzia delle Entrate.
E’ quanto comunicato dal sito dell’associazione Legalità ed equità fiscale (Lef), che ha diffuso i dati: si tratta di 4,6 miliardi di euro che non ancora il Fisco non ha visto e sono un’ulteriore conferma che quel condono è stato una vera e propria manna dal cielo per gli evasori fiscali.
A favorire questo sistema malato, è stata la scelta di non collegare il condono al pagamento della somma totale dovuta, ma solo al primo versamento, in tutti quei casi in cui doveva esserci una rateizzazione del debito.
In pratica, quindi, le lacune derivano proprio dall’inadempienza dei maggiori evasori.
