La crisi più pesante al Nord per colpa dell’industria

La crisi ha fatto molti più danni al Nord e, in particolar modo, nel Nord Ovest.
I dati provengono dalle statistiche fornite dall’Istat e si riferiscono alle variazioni del prodotto interno lordo dell’Italia.
Il Pil ha registrato una flessione pari al 6% nel Nord-Ovest, del 5,6% nel Nord-Est, del 3,9% nel Centro e di 4,3 punti percentuali, infine, nel Sud: la media nazionale si è aggirata intorno al -5%.

La riduzione del prodotto interno lordo italiano è dovuta essenzialmente all’andamento negativo del comparto industriale, in cui il valore aggiunto, in termini reali, ha registrato una flessione pari al 14,9%, rispetto alla perdita di quasi tre punti percentuali dei servizi e del -0,6% del settore agricolo.
Il prodotto interno lordo per abitanti ai prezzi di mercato, statistica che si ricava dal rapporto tra il Pil nominale e il numero medio dei residenti nell’anno, ha registrato un’ulteriore flessione di 3,7 punti percentuali a livello nazionale.
La riduzione meno forte si è avuta al Sud, con -2,7% e nell’Italia centrale, con 2,9 punti percentuali persi, al contrario del Nord, in cui la flessione è più marcata.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *