Ania: la manovra penalizza le imprese assicuratrici

La manovra finanziaria penalizza fortemente le imprese assicuratrici: è quanto sostenuto dal presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, che ha etichettato come un “grave errore” l’emendamento alla manovra che contiene un rialzo dell’Ires sulle spalle delle compagnie assicuratrici.
Secondo il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, si tratta di una misura che va solamente a discapito dei risparmiatori e quindi, in questo periodo, non è davvero necessaria.

Governo-Regioni: Tremonti dice no e salta l’accordo

Ha i contorni del clamoroso, quanto accaduto ieri nell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il Governo: l’accordo è saltato, ma si è trovata un’intesa con i Comuni. Una riunione che si è svolta lungo più di un’ora e mezza, al cui termine, ha visto i presidenti delle Regioni che sono arrivati in sala stampa per esprimere tutto il loro malcontento. Le parole di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, “L’esito è stato molto negativo”, non lascia spazio a molte interpretazioni, annunciando anche un appello al Quirinale.

Ocse: disoccupazione ai massimi dal Dopoguerra

Le statistiche a volte sono davvero pesanti da digerire. Anche questa, stilata dall’Ocse, che riguarda la disoccupazione e i salati ha confermato come la situazione a livello internazionale sia attraversando un momento delicato. E’ partito dal livello più basso mai toccato in 28 anni, ovvero il 5,8% al termine del 2007, il tasso di disoccupazione ha registrato una terribile impennata, fino ad arrivare al vertice, il punto massimo dal dopoguerra ad oggi, dell’8,7%, nei primi tre mesi del 2010, che in pratica rappresenta circa 17 milioni di persone senza lavoro in più.

Calano a picco reddito e risparmio delle famiglie in Italia

Sono sempre più in discesa, nel nostro paese, il reddito disponibile e il risparmio delle famiglie: in calo continuo due tra i principi fondamentali per definire le prospettive di sviluppo e della ripresa economica. In base alle ultime statistiche effettuate dall’Istat, nei primi tre mesi del nuovo anno, il reddito è calato dello 0,2% in valori correnti in confronto al trimestre precedente e addirittura di 2,6 punti percentuali rispetto al 2009.

Manovra: il governo incontra le regioni ma non vuole modificare i tagli

Altre ventiquattro ore si frappongono all’interno dei termini previsti per la manovra finanziaria.
La manovra sarà presentata all’esame del Senato il prossimo martedì, mentre il voto di fiducia sarà due giorni dopo.
Un rinvio che consente di iniziare la discussione sul testo, successivamente all’atteso incontro tra Berlusconi e i rappresentanti degli enti locali, che si terrà domani alle 11.

Federconsumatori: serve un altro tipo di manovra economica

E’ assolutamente necessario un insieme di provvedimenti che tendano al risanamento e al rilancio: è quanto chiedono a gran voce i consumatori. Questi ultimi, allarmati dagli ultimi dati diffusi dall’Istat sulla netta riduzione dei consumi, sottolineano come la situazione è molto pericolosa, in particolare per i lavoratori, pensionati e chi consegue un reddito fisso.

Manovra: tagli flessibili per regioni virtuose e niente modifica alla soglia di invalidità

Domani verrà dato il via all’esame in Senato sulla manovra economica del governo, mentre la decisione finale verrà presa nella settimana successiva, mercoledì 14. E’ quanto stato accordato nella conferenza dei capigruppo che si è tenuta a Palazzo Madama. Nello stesso tempo, proprio prima della grande protesta organizzata dalle associazioni dei disabili, in seguito alle critiche per alcune norme presenti all’interno della finanziaria, il governo fa un passo indietro e dà la conferma che la norma che porterebbe la soglia di invalidità dal 74 all’85%, percentuale utile per poter avere il relativo assegno, non entrerà in vigore: l’emendamento è già stato depositato nella commissione Bilancio del Senato.

Istat: consumi giù dell’1,7% nel 2009

Calano ancora i consumi: nel 2009 l’Istat ha evidenziato come la spesa mensile per ogni famiglia è stata pari a 2.442 euro, con una diminuzione netta dell’1,7% in confronto ai dati registrati nel 2008. E’ quanto comunicato in un bollettino dell’Istat, che sottolinea come questa variazione include da una parte il fattore inflazionistico, dall’altra anche il calo del valore del fitto figurativo: ciò significa che la discesa della spesa media per i consumi familiari è stata molto importante.

Fiom: pronti a discutere se la Fiat riapre il tavolo delle trattative

Un’apertura, quella della Fiat sulla questione dello stabilimento di Pomigliano, che desta molti commenti positivi all’interno della “fazione” contrastante, ovvero il sindacato della Fiom, la principale causa per cui l’investimento e l’accordo generale, fino a questo momento, non è stato ancora trovato.
Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, conferma ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, le posizioni della Fiom, anche se applaude all’apertura di uno spiraglio di trattative da parte del Lingotto.
Landini sottolinea come ci sia la forte necessità di fare una vera trattativa, che non contempli né deroghe né lesione di diritti e, ribadendo, inoltre, come se la Fiat voglia stipulare un accordo con tutte le forze sociali presenti in “campo”, debba assolutamente riaprire la trattativa.

Confindustria: no all’emendamento sul recupero dei crediti fiscali

I provvedimenti che sono presenti all’interno della finanziaria redatta dal governo, che si riferiscono alla riscossione e compensazione dei debiti e crediti fiscali nei confronti dell’amministrazione, danno non pochi motivi di preoccupazione alle imprese italiane. In questo senso, va interpretato l’ammonimento di Confindustria, approvato anche da Rete Imprese: non servirebbe a nulla l’approvazione della misura che raddoppia la durata massima della sospensione giudiziale riguardante gli atti di recupero dei crediti nei confronti dell’amministrazione, per il semplice motivo che la durata media di questi procedimenti, supera in realtà, e anche di molto, i 700 giorni.

Aumenti per Irap e Irpef per quattro regioni

La promessa è stata mantenuta: i cittadini e gli imprenditori che fanno parte delle quattro regioni che non si sono impegnate per rispettare i termini di rientro dal deficit sanitario previsti, dovranno pagare un maggior carico fiscale. Un tasso più alto dell’Irap per gli artigiani, commercianti e imprese, ma anche lo 0,3% in più di Irpef. Le quattro regioni colpite sono: Lazio, Campania, Molise e Calabria. Evita gli aumenti l’Abruzzo, probabilmente per via del terremoto.

I tagli della finanziaria penalizzano gli istituti culturali italiani

Gli istituti culturali sono probabilmente il settore più minacciato dai tagli previsti dalla manovra di governo. Nel caso in cui l’emendamento (che include la richiesta di cancellazione dei tagli oppure di farli rimanere nella percentuale del 10%, rispetto al 50% previsto dalla finanziaria) proposto dal Pd non trovasse approvazione, sarebbero davvero a rischio tanti musei e fondazioni, diversi tra loro per epoche , cultura e storia, ma accomunati dalla bellezza artistica che, nel nostro paese, è da sempre motivo di orgoglio. In base a numeri voci “di corridoio”, il ministro Bondi vorrebbe tagliare del 50% i fondi che vanno agli istituti, che però avrebbe gravissime conseguenze, come anche confermato da Lucia Zannino, della Fondazione Basso, che è anche la segretaria generale dell’Associazione degli Istituti Culturali Italiani.