Ocse: accordo per ridurre il deficit

Arriva il via libera delle sfere alte dell’Ocse, alla dichiarazione sui “Global legal standard”, un insieme di norme comuni che riguardano l’economia e la finanza, che si caratterizza per etica, trasparenza e correttezza.
A prendere parte all’accordo sono 34 paesi che già fanno parte dell’organizzazione francese, ma anche Brasile e Russia.

Fiducia dei consumatori in forte calo a maggio

La fiducia dei consumatori scende ancora di due punti percentuali, fino ad arrivare a 105,4: è quanto registrato da Isae nella consueta indagine di maggio, che riguarda i dati di aprile. L’indice si sta pericolosamente attestando sui livelli dello scorso anno, ed è influenzato dalle tensioni presenti sui mercati di tutto il mondo, dopo il flop della Grecia. In aprile la fiducia dei consumatori era ritornata in alto, fino a 107,9, nonostante un calo nel mese di marzo.Quello che preoccupa di più, è che nemmeno gli esperti si aspettavano una riduzione di oltre due punti percentuali: per maggio le previsioni degli analisti interpellati da Reuters, oscillavano tra 106 e 109, invece si è scesi addirittura sotto la soglia di 106.

Manovra sui conti pubblici: ecco i primi dettagli

Vediamo nel dettaglio quali sono i punti principali toccati dalla bozza sulla manovra da 24 miliardi che domani passerà al vaglio del Consiglio dei ministri. Nonostante le smentite, il condono edilizio è presente, anche se il governo lo definisce “una sanatoria catastale”, con la possibilità, per gli interessati, di dichiarare l’aggiornamento catastale con sanzioni pari ad un terzo rispetto a quelle normalmente previste.

Ciaccia: servono maggiori garanzie per le grandi opere

Una lucida disanima sulla situazione delle aziende: è ciò di cui si è reso protagonista l’amministratore delegato di Biis, Mario Ciaccia, che rappresenta la Banca infrastrutture Innovazione e Sviluppo del gruppo Intesa Sanpaolo, che si occupa di public financing. Il Ciaccia-pensiero è il seguente: ci sono i soldi, ma nella maggior parte dei casi non esistono delle garanzie che permettono di attirare capitali.

Manovra conti pubblici: l’incertezza regna sovrana

Fa discutere il piano di risanamento dei conti pubblici che il governo sta preparando: da sottolineare le ultime novità sul condono edilizio, insieme alla sanatoria sulle “case fantasma”. E’ tempo di grandi lavori al ministero dell’Economia, per dare un volto più delineato a questo provvedimento da 26 miliardi di euro, che permetterebbe di rimettere un po’ in sesto i conti pubblici nel biennio 2011/2012.

Manovra conti pubblici: riduzioni più alte agli stipendi dei ministri e dei manager

La manovra tanto annunciata da Tremonti per rimettere in sesto i conti pubblici andrebbe direttamente ad incidere sugli stipendi di ministri e manager: vien da dire, finalmente, visto che fino ad ora gli unici che hanno pagato, e anche pesantemente, sono stati i cittadini italiani.
In ogni caso, dopo aver definito un “aperitivo” la riduzione del 5% degli stipendi dei parlamentari, si ragiona sulla possibilità di tagliare una cifra che oscilla dal 10 al 15%.
Comunque, rimangono alte le quotazioni che riguardano un taglio dell’indennità dei manager pubblici, anche fino al 10%.

Pensioni: dal 2011 verrà tagliata una delle due finestre di uscita

Come in ogni situazione, quando bisogna recuperare dei soldi, si stringono i conti, così il governo ha intenzione di dimezzare le “finestre” di uscita relative alla pensione di anzianità e quella di vecchiaia nel corso del prossimo anno.
E’ l’unica soluzione per riportare in cassa ogni anno circa 1,6 miliardi di euro.
La conferma è arrivata ieri dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, che ha sottolineato che il provvedimento entrerà in gioco solamente dopo che saranno maturati i requisiti.

Evasione fiscale in aumento nel 2010

Nel primo quadrimestre del 2010 l’imponibile che è stato evaso nel nostro paese ha registrato un aumento pari al 6,7%. E’ quanto sostenuto da Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it, ovvero l’associazione che difende e tutela i diritti dei contribuenti italiani.
Per quanto riguarda le imposte che sono state tolte all’erario, si parla di una cifra intorno ai 156 miliardi di euro all’anno.