Gli italiani rinunciano alle spese superflue registrando la maggiore flessione mai riscontrata dal 1993

È stato pubblicato un nuovo rapporto della Confcommercio che analizza i consumi degli italiani negli ultimi 40 anni, soffermandosi in particolar modo sul biennio 2008/2009, periodo in cui si è determinata una delle crisi economiche più pericolose degli ultimi anni.

In un periodo di forzate rinunce come si sono comportati gli italiani?

A quanto pare tagli netti si sono abbattuti su tutte le spese superflue come viaggi e uscite al ristorante, chi doveva far fronte a spese di ristrutturazione degli immobili ha deciso di rinviare, alcuni invece hanno deciso di ridurre perfino i costi minimi come i caffè al bar, le ricariche telefoniche per i cellulari e i vestiti.

Investimenti, azioni e teorie economiche: di cosa si tratta?

Non è sempre facile districarsi nel complesso mondo dell’economia, e spesso numerosi sono i termini e i concetti chiave che risultano essere ostici per coloro i quali non masticano un linguaggio consono a quello economico.

Ecco allora, che segnaliamo di seguito alcuni dei principali termini che potrebbero risultarci particolarmente utili nell’approccio a notizie di stampo economico e finanziario.

Le spese obbligate soffocano le famiglie italiane

Probabilmente è di facile intuizione, ma spese come l’assicurazione della macchina, le bollette che riguardano la luce o il gas, la somma che viene pagato come affitto, oppure la rata del mutuo (comprendente anche tutti quei costi per i servizi bancari) si trovano, nel bilancio familiare, sotto la voce spese obbligate, ovvero quei costi a cui bisogna far fronte obbligatoriamente, senza via d’uscita.

Cresce la rivalutazione delle case nel 2010

Il bilancio di lungo periodo, riguardante il 2010, per chi è proprietario di un immobile residenziale, e per chi vuole acquistare una casa in Italia comincia, dopo molto tempo, ad attestarsi su dati positivi. La tendenza prevista per il 2010 e per l’anno prossimo sottolinea infatti come in Italia la differenza tra le varie città risulta netta e può cambiare anche in modo notevole il timing di investimento.

Banca Intesa: utile netto in aumento

Banca Intesa ha presentato i conti riferiti allo scorso anno, davanti alla comunità finanziaria e ha voluto sottolineare alcune situazioni peculiari dell’attività dell’istituto bancario. Innanzitutto si fonda su un modello di business concentrato sulla banca commerciale, che mira ad una redditività sostenibile, che è diffusa in Europa, ma ha comunque il suo fulcro propositivo nel nostro paese.

Obbligazioni: cosa sono e quali sono i rischi?

Quando parliamo di “obbligazione” ci riferiamo ad un titolo di credito messo in circolazione da un qualunque ente preposto, il titolo in questione  attribuisce a colui il quale gode del diritto di rimborso, la facoltà di percepire interesse fissi o variabili maggiorati.

Solitamente l’ente preposto all’emissione del bond, ha come obiettivo ultimo di reperire le giuste risorse finanziarie mentre al contempo il ricevente ha come obiettivo quello di investire in capitale.

Aumentano i tassi sui mutui casa in febbraio

Il bollettino mensile dell’Abi continua a portare cattive notizie: i mutui delle case, infatti, sono ancora in netta crescita.

Si è registrato un tasso di aumento pari ad un valore tendenziale di + 1,2%, contro l’incremento dell’1% del mese di gennaio.

Il rapporto dell’Abi sottolinea anche un altro dato molto preoccupante, ovvero il calo dei finanziamenti alle imprese: si riducono del 3,1% a gennaio, contro un 2,3% tendenziale a dicembre.

Mercato immobiliare: investimenti in Europa in crescita

Il mercato immobiliare europeo sta conoscendo una nuova fase, dopo il periodo in cui è stato tartassato dalla crisi economica che ha messo a dura prova gli operatori del settore.
Anche se, ovviamente, non bisogna cantar vittoria troppo presto, il real estate europeo sembra finalmente in una situazione positiva, ma in ogni caso, una conferma arriverà dal confronto con i nuovi standard.

L’inflazione rallenta a febbraio

L’Istat ha diffuso i dati sull’inflazione nel mese di febbraio: i segnali sono finalmente confortanti visto che l’incremento sembra un po’ arginato.
La conferma arriva dai prezzi al consumo che sono aumentati solamente dello 0,1%, rispetto all’1,3% di gennaio, in pratica sugli stessi livelli del primo mese del 2010.
Le previsioni comunicate ai primi di marzo sono state confermate quindi.

La Fed mantiene bloccati i tassi dei prestiti interbancari

Seguendo le previsioni del mercato e degli economisti la FED, ovvero Federal Reserve degli Stati Uniti d’America, ha lasciato inalterato il tasso di riferimento sui prestiti interbancari ad un giorno.
In questo modo ha confermato il tasso compreso tra lo zero e lo 0,25%, mentre il tasso di sconto è dello 0,75%.
Dopo una lunga riunione, durata ben due giorni, del Federal Open Market Committee, l’organo che prende le più importanti decisioni in materia di politica monetaria, ha annunciato questa presa di posizione, di mantenere invariati i tassi.

Mobile italiano: si punta sul low cost

Il mobile italiano non vuole assolutamente conoscere la crisi e punta sul low cost per un ulteriore rilancio. Tesi confermata anche da Lorenzio Bucciol, che trent’anni fa fondò la Legnox, settore mobili per il bagno. Nel corso dello scorso anno la sua azienda non è dovuta ricorrere ad una sola ora di cassa integrazione per i 50 dipendenti dello stabilimento.

Investimenti immobiliari: Milano nella top ten europea

Anche Milano riesce finalmente ad entrare nella classifica delle dieci migliori città europee per quanto riguarda gli investimenti immobiliari.
Nel corso di questo inizio del 2010, la capitale lombarda è riuscita ad arrivare ad ottimi livelli: adesso occupa la sesta posizione per quanto riguarda le prospettive concernenti i portafogli immobiliari esistenti, mentre si classifica al nono posto per quanto riguarda le nuove acquisizioni.

L’Ocse: l’Italia è uno dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi

In base alle statistiche dell’Ocse, contenute nel rapporto “Obiettivo crescita”, l’Italia risulta essere una delle nazioni che ha maggiormente sentito il peso della crisi economica.
Il rapporto dell’Ocse prevede che, a lungo termine, gli effetti della crisi corrisponderanno ad una diminuzione del prodotto interno lordo di circa 4,1 punti percentuali, mentre la media Ocse si attesta intorno ad un calo del 3,1%.