In Borsa? Ora si scommette sui reattori nucleari e sull’acqua
Investire in energia nucleare? Nell’acqua? Nelle energie alternative? Ora si può. Gli strumenti di investimento continuano a proliferare, anche in tempo di crisi. C
Investire in energia nucleare? Nell’acqua? Nelle energie alternative? Ora si può. Gli strumenti di investimento continuano a proliferare, anche in tempo di crisi. C
DAVOS (SVIZZERA) – L’Italia al centro del “World Economic Forum” per una mattinata. E, per una volta, l’effetto della crisi finanziaria non si riflette sul Paese solo in negativo. Sarà la tempesta originata dai Paesi anglofoni fino a poco fa indicati come modelli, ma un po’ a sorpresa l’Italia, settima economia del mondo, non ne esce come la maglia nera di praticamente qualunque classifica.
Arriva dall’Aduc la richiesta di immediato intervento a tutela dei risparmiatore che abbiano sottoscritto polizze index con Poste Italiane. Il rischio, secondo l’associazione Consumatori, sarebbe quello che vengano bruciati 400 milioni di 70 mila risparmiatori.
Il caso
Secondo l’Aduc nel 2002 le Poste avrebbero iniziato a progettare e vendere prodotti finanziari “creativi” zeppi di strumenti derivati, i così detti contratti assicurativi
Sono i più cari di tutta l’Unione! I mutui accesi a novembre nel nostro Paese, sono costati lo 0,32% in più rispetto alla media dei Paesi del Vecchio Continente.
Certo la situazione sembra essere migliorata stando ai dati dell’ultimo bollettino della Banca europea elaborati dall’associazione Adusbef.
Il mese precedente infatti registrava un divario dello 0,56%, ma di fatto portiamo ancora la maglia nera sul costo dei mutui in Europa.
Tasso fisso. Al momento, confrontando i tassi effettivi (comprensivi degli interessi e di altri eventuali oneri accessori) offerti sul sito di intermediazione www.mutuionline.it la soluzione più cara è quella di Bnl che pratica un tasso fisso del 6,04 per cento.
Risparmiare sui costi delle banche e delle assicurazioni? Si può: servono strumenti adeguati e un minimo di competenze, ma non è impossibile (anzi!) riuscire a ridurre sensibilmente il peso degli oneri, dei costi e delle commissioni che ogni famiglia paga al sistema finanziario per ottenerne i servizi di base. Uno degli strumenti fondamentali su questo fronte è l’utilizzo degli sportelli bancari virtuali, soprattutto quelli internet. Lo spiega il secondo volume della serie “Il low cost di qualità”, dedicato al risparmio. E lo confermano gli ultimi dati sulla diffusione dei canali bancari via web, contenuti nella ricerca “La banca diretta e il suo cliente”, curata da Sda Bocconi per Ing Direct.
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I conti bancari sono garantiti?
Sì: il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) garantisce i conti bancari fino a 103.291,38 euro per depositario. La somma riguarda ciascun cliente e, se si hanno conti su più banche, ciascuna banca. Il limite invece resta a 103mila euro totali se si hanno più conti nella stessa banca.
Investire restando liquidi? Per molti italiani la risposta sta nei conti corrente online che, anche a fronte del susseguirsi di tagli ai tassi da parte della Bce, sono in grado di offrire un interessante rapporto tra garanzie, remunerazione e accessibilità del capitale.
In molti casi, però, i rendimenti più alti vengono da offerte promozionali valide solo per i nuovi clienti, per un periodo di tempo e un importo limitati e a condizioni ben precise, come la sottoscrizione di un conto deposito o di un pronti contro termine.
Avete provato a dare un’occhiata agli spread praticato dalle banche su qualsiasi categoria di nuovi mutui in questo primo scorcio del 2009? Scordatevi (o quasi) quei ricarichi inferiori all’1% che fino a qualche mese fa si potevano trovare se non con facilità, almeno con buona frequenza.
Arrivano da Internet le prime conferme di una tendenza alla flessione dei prezzi delle case. I dati – ancora parziali – di gennaio 2009, elaborati da Immobiliare.it (portale con oltre 3 milioni di visitatori ogni mese e più di 8 mila agenzie attive nella vendita), fotografano in tutte le dieci più grandi città italiane un’erosione della valutazione al metro quadro. Le previsioni più recenti – dopo un 2008 all’insegna del calo marcato delle compravendite, ma con prezzi stabili – parlavano di cali compresi, nel corso del 2009, tra il 2 e il 4% (Tecnocasa) fino al -6% complessivo messo nel conto da Gabetti.
A Palazzo Madama dibattito blindato. Domani confronto a Palazzo Chigi sul futuro dell’auto. Produzione industriale: crollo anche a gennaio.
Martina Aureli
Il Decreto anticrisi è legge. È arrivato stasera poco dopo le 20 il sì definitivo del Senato al “pacchetto”, giudicato da più parti insufficiente a fronteggiare le difficoltà dell’economia italiana, ma che contiene il Bonus famiglia e gli Sconti energia, che tanto hanno fatto discutere negli ultimi mesi e che interessano migliaia di italiani.
Sui mercati finanziari, per effetto della dirompente crisi economica, ed in virtù della tendenza discendente del costo del denaro, il tasso euribor, con cui vengono agganciati i mutui a tasso variabile, sta facendo registrare un nuovo minimo storico dietro l’altro che dovrebbe permettere alle famiglie di pagare rate mensili meno salate sui mutui prima casa.
Il tasso basso non piace ai correntisti. La soluzione ai bassi rendimenti è dunque l’esodo.
Cambiare banca in alcuni casi può convenire, sfruttando all’occorrenza le promozioni semestrali dei vari istituti. Si può iniziare dal conto Barclays al 5%, per poi trasferire i propri averi sul Conto Arancio con il 4,25%, e poi di nuovo a caccia delle nuove offerte: CheBanca! o Rendimax?
Evocati a più riprese nel dibattito parlamentare sulla manovra anti-crisi, i nuovi interventi di politica previdenziale sollecitati dai leader dell’opposizione (Veltroni e Casini) ma anche dalla presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, puntano su un allungamento dell’età effettiva di pensionamento per reperire nuovi risparmi di finanza pubblica. Risorse che, è stato sottolineato, potrebbero essere utilizzate per arricchire la dote degli ammortizzatori sociali o per gli interventi di sostegno al reddito.
I BTp hanno perso ancora quota al termine di una seduta caratterizzata da una forte pressione sui titoli governativi dei Paesi periferici. Ad avvantaggiarsi della situazione è stata, al solito, soprattutto la Germania.
Siamo prossimi ad un nuovo peggioramento della crisi, in cui il «buco nero» della finanza rischia di risucchiare tutto e tutti. ALERT: lettura non consigliata agli ottimisti e ai deboli di carattere.
*Alfonso Tuor e’ il direttore del Corriere del Ticino. Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. (WSI) – L’amministrazione Obama è al lavoro per varare un nuovo pacchetto di misure per salvare il sistema bancario americano.