Nuova Nomina Ignazio Visco. Quale la condizione delle banche europee?
Dopo veti, polemiche, intrecci, e beghe tra maggioranza e opposizioni sembra essersi finalmente chiuso un capitolo, Ignazio Visco sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia.
Dopo veti, polemiche, intrecci, e beghe tra maggioranza e opposizioni sembra essersi finalmente chiuso un capitolo, Ignazio Visco sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia.
Non è un bel periodo per l’economia italiana, soprattutto quando si tratta di aver a che fare con le agenzie mondiali di valutazione. L’ultimo caso è quello di Standard and Poor’s che fotografa il momento delicato degli istituti bancari italiani tagliando il rating a 24 di loro, con alcuni nomi eccellente, ma ne promuove (per ora) altri 19.
Tra le novità proposte dalla nuova manovra finanziaria del governo c’è anche quella che interessa i Conti Deposito ed è probabilmente destinata a far crescere l’interesse degli investitori, soprattutto quelli piccoli, verso questa forma di risparmio.
L’America verso una nuova recessione? Secondo gli addetti al settore l’ipotesi non sarebbe poi così lontana, l’economia statunitense infatti sta assistendo ad una nuova e inesorabile implosione, e pare che nessuno possa impedirlo. L’economia crolla, i mercati impazziscono e non c’è molto che Barack Obama o Federal Reserve possano fare per impedirlo.
Lo scorso sabato 17 Settembre il tanto temuto aumento dell’IVA al 21% è definitivamente entrato in vigore, portando con sé una serie di aumenti che investiranno l’intero mercato italiano e (secondo gli addetti al settore) saranno proprio tali aumenti a determinare una spesa media di circa 92 euro in più all’anno per ogni consumatore del “Bel Paese”.
Uno degli effetti previsti dalla nuova manovra finanziaria del Governo sarà quello di porre anche nuove regole sui risparmi degli italiani. Sono infatti in arrivo le nuove aliquote sui ‘proventi da attività finanziarie’, anche se entreranno in vigore solo dal prossimo gennaio, e che andranno ad incidere sui rendimenti netti di alcuni strumenti di risparmio.
La condizione economica europea sembra oramai essere oramai giunta ad un nuovo collasso. Continuano a crescere nei Paesi della zono dell’euro timori ed ansie rispetto alla difficoltosa gestione della crisi del debito che sta destabilizzando nuovamente gli assetti economici di numerosi nazioni, tra cui il nostro Paese.
In questi anni di incertezze economiche e crisi che imperversano non solo nel nostro paese, parecchie persone preferiscono ricorrere a metodi di risparmio alternativi, per stare più al sicuro.
Sarà la crisi, sarà la mancanza di una valuta solida, ma il prezzo dell’oro sta lentamente andando alle stelle. Ora la domanda è: posso approfittare della situazione guadagnandoci? Se si come?
L’oro viene utilizzato, in lega con altri metalli, per la produzione di gioielli, e si presta molto bene pper questo scopo, sia grazie alla sua grande duttilità, che alla sua capacità di non ossidarsi e quindi di rimanere lucente nel tempo.
Il crollo delle Borse mondiali che ogni giorno di più danno l’unica certezza di essere in crisi. Dall’altra la voglia degli investitori di dirottare i flussi di capitale su beni considerati sicuri. Ecco perché nelle ultime settimane è boom vero per l’oro ma anche per i titoli di stato tedeschi, svizzeri e americani, oltre che quelli di Paesi arabi ricchi.
Il lunedì terribile per le Borse ha inciso ovviamente anche sui titoli dei maggiori produttori mondiali di auto che hanno accusato cali preoccupanti in una stagione che per le vendite si è rivelata sinora molto difficile.
L’indice di riferimento sui mercati borsistici ha perso quasi l’8% e soprattutto indica un autunno difficile per i costruttori stante la crisi globale.
Si è accennato su questo sito alle cause più recenti della crisi di vaste proporzioni che sta interessando, in maniera più o meno intensa un po’ tutti i Paesi europei e gli Stati Uniti.
Il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana e’ diminuito nel 1* semestre del 3% rispetto al medesimo periodo del 2010. In valore assoluto sono stati scambiati 407 mld euro. Il numero dei contratti scambiati, pari a oltre 34 mln, e’ invece cresciuto del 3,43%.
E’ possibile distinguere i fondi comuni di investimento tra quelli a gestione attiva, ovvero quei fondi che si propongono di battere il benchmark scelto, e quelli che puntano alla semplice replica dell’indice di riferimento. Entrambi condividono importanti vantaggi per i sottoscrittori: accessibilità, diversificazione, equità di trattamento e, nella maggior parte dei casi, un buon grado di trasparenza.