BRUXELLES – Il Pil italiano si attesterà nel 2009 a quota -5%. Questa la stima della Commissione europea, che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del nostro Paese diffuse la scorsa primavera (-4,4%, ndr). Tuttavia, sottolinea l’esecutivo europeo, in Italia «dopo una profonda recessione è in atto un graduale miglioramento».
È infatti «attesa nella seconda metà del 2009 una debole ripresa che comporterà un piccolo impulso di crescita positivo nel 2010».
EUROLANDIA – Quanto al Pil di Eurolandia e dell’intera Ue, Bruxelles prevede che si attesterà alla fine del 2009 a quota -4%. «Stiamo uscendo dalla recessione – sottolinea la Commissione europea nel pubblicare le sue nuove stime – ma il livello di incertezza resta elevato». Secondo le previsioni dell’esecutivo europeo (si tratta di quelle intermedie che tengono conto solo delle principali economie del vecchio Continente), nel 2009 la Germania chiuderà a -5,1%, la Spagna a -3,7%, la Francia a -2,1%, l’Italia a -5,0%, l’Olanda a -4,5%, il Regno Unito a -4,3%. La Polonia chiuderà a +1,0%.
LA CRISI – Presentando le nuove previsioni dell’esecutivo europeo su Pil e inflazione, il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha spiegato che «la situazione è migliorata» ma che «un’economia debole continuerà ad avere conseguenze sull’occupazione e sulle finanze pubbliche».
Fonte: Corriere.it