La situazione attuale, peggiorata negli ultimi giorni, sui mercati obbliga il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e tutto il governo a dare una sterzata necessaria nella preparazione della manovra correttiva che riguarda i conti pubblici.
Rappresenta, allo stesso tempo, anche una prova per “addolcire” la posizione della Germani nei confronti dei paesi che sono indebitati fino al collo, compresi nell’Eurozona.
La manovra correttiva sarebbe quindi anche un bel segnale per contribuire ad allentare le tensioni degli ultimi tempi, che danno adito a numerosi dibattiti e vivaci discussioni sulle scelte politiche da assumere all’interno dell’Unione Europea e che mettono in seria crisi il futuro della moneta unica.
Proprio per questo motivo, Tremonti vuole forzare i tempi: i tagli dovranno essere decisi immediatamente, altrimenti non ha senso neanche quanto annunciato nei giorni precedenti, ovvero di una manovra correttiva di grandi dimensioni, che si attesta intorno ai 25-28 miliardi di euro.
L’obiettivo è uno solo: proteggere e chiudere a doppia mandata i conti pubblici per i prossimi tre anni, in modo tale da evitare le speculazioni che si attendono anche sull’Italia.