Il 16 giugno si avvicina e con esso il termine per il versamento dell’acconto relativo all’Ici per l’anno 2011. Rispetto al recente passato non sono sopraggiunte nuove norme, con il pagamento che è scaglionato in due rate: dopo questa, infatti, è previsto il saldo entro il 16 dicembre prossimo anche se il contribuente può versare tutto in un’unica soluzione entro la metà giugno.
L’acconto è pari al 50% dell’imposta dovuta per l’intero anno ed è calcolato in base all’aliquota e alle detrazioni applicabili all’anno precedente.
All’atto pratico se il possesso è stato per l’intero semestre l’acconto sarà uguale alla metà dell’imposta calcolata sui dodici mesi utilizzando le aliquote e le detrazioni dell’anno precedente, riferite alla destinazione attuali dell’immobile. Se invece il possesso è stato solo per parte del semestre l’acconto è pari all’imposta relativa unicamente al periodo di possesso nel semestre, utilizzando le aliquote e le detrazioni dell’anno precedente, sempre riferite alla destinazione attuale dell’immobile.
Resta ovviamente in vigore la legge 93 del 2008 che ha cancellato l’Ici sulle prime case, tranne quelle di multiproprietari e gli immobili classificati come A1, ossia abitazioni signorili, A8 che corrisponde alle ville e A9, ovvero castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico. In questi casi, comunque, è prevista la detrazione di 103,29 euro, o ancora una più elevata sempre che sia prevista dal Comune nel quale è situato l’immobile.
Esistono poi abitazioni che possono essere ‘assimilate’ alla prima casa anche se non abitate direttamente dal proprietario, ma concesse in uso gratuito ai parenti anche se bisogna fare la massima attenzione perché in questo caso vigono le leggi comunali e non tutte sono uguali. Alcuni comuni richiedono comunque la residenza anagrafica mentre altri pretendono un’autocertificazione in merito oppure ancora la registrazione del comodato.
La parola definitiva spetta alle amministrazioni comunali anche per quello che riguarda le abitazioni in possesso di cittadini italiani residenti all’estero, per le pertinenze e per eventuali agevolazioni che riguardino appartamenti dati in locazione a studenti con contratti a canone concordato. Quindi vanno attentamente consultate le delibere comunali in materia.