Avevano detto che la discussione sulla Legge di Stabilità era ancora un cantiere aperto, e così è stato. Cambiano ancora le regole per la tassazione della casa: la Trise va in pensione ancora prima di vedere la luce, e in arrivo c’è la IUC, l’Imposta Unica Comunale. Rispetto all’era Monti, la tassa viene scorporata in diverse imposte: la Tari sui rifiuti, la Tasi sui servizi, la IUC sulla casa e l’Imu sulle prime case di lusso e le seconde case. Proprio così, mentre non vedranno la luce le ipotizzate Trise e Tuc, l’Imposta Municipale Unica non muore del tutto. Questo, che sembra un balletto delle sigle che lascia il tempo che corre, in realtà è un progetto studiato al fine di recuperare 500 milioni di euro da destinare alle detrazioni fiscali.
L’intesa tra le opposte forze del Governo delle Larghe Intese sembra avere dato vita a una tassazione attenta alla condizione delle famiglie, nel tentativo di tutelare le famiglie in maggiore difficoltà economica. La Legge di Stabilità stabilisce che saranno i Comuni i responsabili della distribuzione delle detrazioni, che potranno arrivare fino a 200 euro a famiglia, e nel particolare 50 euro per ciascun figlio a carico. Le risorse per la tutela economica delle famiglie potrebbero raggiungere un miliardo e mezzo di euro, tanto che dal Governo assicurano: “saranno davvero tutelati i redditi bassi.”
La prima rata sulla casa da pagare con le nuove direttive arriverà già a dicembre, ma solo una piccola parte della popolazione sarà interessata. Il contributo sarà richiesto ai proprietari di case non sfruttate a uso domiciliare. Mentre è certo che i comuni applicheranno tutti l’aliquota massima, così che probabilmente la cifra da pagare sarà la medesima della rata Imu del giugno scorso.