Arriva la riforma del catasto

Arriva la riforma del catastoDopo settant’anni d’attesa, di incertezze e di ingiustizie, ecco che arriva la riforma del catasto. Ad annunciarlo è il Governo in carica che, come nel suo stile, è deciso a varare il primo decreto il più presto possibile, e a tale scopo è stata preparata una stretta commissione speciale. È stato studiato un nuovo algoritmo che riconsidererà il valore delle abitazioni non basandosi più sul numero dei vani, ma su quello dei metri quadri: lo scopo è quello di avvicinare il prezzo delle abitazioni a quelli proposti dal mercato. La riforma avrà effetti progressivi nel tempo, in cinque anni si dirà addio a classi e categorie.

Il tema del catasto è molto delicato: è forte la paura di un ulteriore aggravamento della situazione, ma un intervento era ormai diventato inevitabile. Mentre il presidente dell’Anci, Piero Fassino, rivendica il potere dei comuni, e di quei sindaci che meglio di tutti conoscono il proprio territorio, di decidere sulle regole del catasto, il Governo annuncia che nella riforma saranno coinvolti non solo i comuni, ma anche l’Agenzia delle entrate e una serie di specialisti tra i quali geometri, ingegneri e statistici. La riforma del catasto si preannuncia già come un’azione epocale.

Un’anticipazione e un commento sulla prossima riforma, ce lo fornisce Gianni Guerrieri, direttore centrale dell’osservatorio del mercato immobiliare: “È impensabile che con la riforma si possa azzerare l’iniquità attuale, ma la ridurremo di molto. Il nuovo catasto sarà non solo più equo dal punto di vista fiscale, ma più dettagliato, preciso, efficace, trasparente. E dunque potrà migliorare nel tempo, fino a eliminare del tutto anche l’iniquità residua.

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