Quanto costerà la Tasi agli italiani?

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La salvezza per le casse dei Comuni ma non certo per quelle dei contribuenti. Perché com’era prevedibile una delle prime mosse del governo Renzi è stata quella di rendere effettivo quello che era già stato pianificato da quello che lo ha preceduto in materia di tasse sulla casa. Così la Tasi, ossia la nuova imposta valida per tutti, potrà crescere dal limite minimo di 0,8 per mille per ciascuna tipologia di immobile fino ad un massimo di 3,3 per mille sull’abitazione principale o all’11,4 per mille sugli altri immobili.

Ovviamente è impossibile prevedere cosa decideranno di fare i singoli sindaci ma è facile immaginare che punteranno a monetizzare il massimo visto che ormai i tagli operati dal governo centrali sono amplissimi. Così a fare i conti in tasca agli italiani ha provato ‘Il Sole 24 Ore’ simulando quello che potrà avvenire in diverse città italiane se l’aliquota verrà portata al massimo sia per le prime che per le seconde case.

A Torino ad esempio per un alloggio di due locali si pagheranno 349 o 249 euro contro i 409 del 2013 mentre un trilocale passerà dai 1.373 euro dell’anno appena concluso ai 903 o 803 di quest’anno. A Napoli per un bilocale si pagherà 241 o 141 euro invece dei 237 dell’anno precedente, e 419 o 319 contro 623. E a Milano se un bilocale nel 2013 costava 446 euro, quest’anno invece varrà 255 euro con la detrazione, o 355 senza e per un trilocale si pagheranno 744 o 644 euro contro i 1154 dell’anno scorso.

A Roma invece le cifre passano da 433 euro a 418 o 318 per un bilocale e da 1.421 euro a 1.070 o 970 euro con la riduzione. Tornando a Sud, in particolare a Bari si pagheranno 315 o 215 euro per due locali e 679 o 579 euro per un trilocale, mentre l’anno scorso per gli stessi immobili si pagavano rispettivamente 164 e 623 euro. A Varese invece un bilocale che nel 2013 sarebbe costato 97 euro, quest’anno costerà invece 218 o 118 euro e un trilocale, 484 o 384 contro i 460 dello scorso anno.

 

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