Il risparmio sulle spese per la casa non si concretizza soltanto con le detrazioni dedicate alle ristrutturazioni edilizie, ma esiste anche un’agevolazione rappresentata dal regime di Iva agevolata sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sempre che siano realizzati su immobili a destinazione residenziale.
Infatti per questi lavori l’applicazione dell’IVA è ridotta al 10% e lo stesso regime è dedicato anche all’acquisto di beni anche se per ottenere queste agevolazioni privilegiate la fornitura deve risultare all’interno del contratto d’appalto. Si applica però solo fino ‘alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi’.
Facendo un esempio concreto, se si effettua la manutenzione straordinaria di un bagno e si spendono 8.000 euro, un quarto per i lavori e il resto per la fornitura dei beni. Quindi il regime di Iva agevolata al 10% si applica solamente a 4.000 euro del costo della fornitura mentre sul valore residuo della fornitura di beni si applica l’Iva ordinaria al 21%.
Quanto ai beni che possono godere del regime agevolato, secondo la legge sono compresi gli infissi esterni e interni, gli ascensori e montacarichi, le caldaie, i videocitofoni, le apparecchiature per il condizionamento e il riciclo dell’aria, i sanitari e rubinetterie per il bagno oltre agli impianti di sicurezza. In ogni caso i materiali e i beni non potranno essere acquistati dal committente dei lavori o da persona diversa da quella che esegue i lavori.
Inoltre il regime agevolato comprende sia la prestazione di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi agli interventi di restauro, risanamento, ristrutturazione sia l’acquisto di beni, escluse materie prime e semilavorati, mentre l’Iva al 10% non può essere applicata alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi di manutenzione.