Il protocollo di legalità tra Confindustria e Governo verrà formalizzato oggi a Milano, con le firme sull’apposito documento del ministro dell’Interno Maroni e il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Questo accordo si propone di coprire, con il precedente patto stipulato tre anni fa, tutte le imprese del nostro paese, offrendo loro copertura e aiuto.
L’obiettivo è quello di combattere le infiltrazioni mafiose all’interno delle aziende, che costringono a pagare il pizzo a diversi imprenditori.
Lo scopo di questo accordo, sottolineato più e più volte in questi giorni, si riferisce all’attivazione di rapporti costanti sul territorio tra amministrazione appartenente all’esecutivo e le associazioni di impresa, per dare un segnale forte e cacciare tutti i mafiosi dall’economia nostrana.
Tempo trenta giorni e saranno rese note anche le modalità applicative più importanti: Confindustria si è presa il compito di ottenere dati e informazioni sulle imprese fornitrici, appaltatrici e subappaltatrici.
Se lo richiederanno, le Prefetture potranno esaminare questi dati in ogni momento e l’Esecutivo spingerà verso una riduzione dei tempi burocratici per l’emissione delle documentazioni e procedure riguardanti l’antimafia.
Due le novità principali di quest’accordo: il patto viene esteso a tutta l’Italia e le imprese hanno il dovere di denunciare eventuali torti o angherie subite.