Non tardano le prime complicazioni nella creazione del supergruppo internazionale dell’auto che include Chrysler, Opel e Fiat. L’ostacolo trae origine, secondo quanto scritto dal Financial Times, dagli assets detenuti dalla casa di Detroit in America Latina.
Il piano predisposto da Sergio Marchionne, punterebbe ad incorporare il redditizio business del Sud America ed anche il mercato detenuto in Asia e in Medioriente.
La casa di Detroit però sembrerebbe restìa a cedere le redditizie attività. Inoltre Gm vorrebbe puntare a detenere quote di partecipazione del 40% in Fiat/Opel ma Fiat sarebbe disposta a cedere solo una partecipazione del 20%, mantenendo così per sè la maggioranza.
Fonte: Finanzalive.com