Ci sorprende ancora il presidente del Consiglio dichiarando che vuole che i soldi del Tfr vadano direttamente in busta paga ai lavoratori. Nonostante il mare di critiche provenienti da destra e sinistra, Renzi ha dichiarato che quelli del Tfr sono soldi dei lavoratori e come accade in tutto il mondo non può essere lo Stato a decidere per loro. “Vorrei il Tfr in busta paga” ha detto, naturalmente senza danneggiare le piccole e medie imprese.
“Per cui il provvedimento va studiato con attenzione anche sentendo i sindacati. Questo si tradurrebbe in un raddoppio dell’operazione 80 euro”, ha spiegato. Fino ad oggi l’Italia, secondo l’idea del premier, si è comportata come una mamma che ha messo da parte dei soldi per il proprio figlio, non fidandosi di quest’ultimo. Renzi invece ritiene che un cittadino è maturo e consapevole, può gestire il suo denaro e può farlo bene. L’idea di un Tfr in busta paga naturalmente non piace a tutti, persino il segretario generale uscente della Cisl, Raffaele Bonanni, esprime perplessita’: “Non vorrei che servisse solo per le casse dello Stato, per incamerare 5 miliardi.
Se il premier ha a cuore i lavoratori faccia l’operazione Tfr a tasse zero“. Per il momento non si possono fare valutazioni, l’esito di questa proposta e le eventuali variazioni verranno valutate domani, quando il premier incontrerà i sindacati per verificare la fattibilità dell’avvio di tale progetto senza minare la situazione dei lavoratori e delle imprese che già si trovano in forti difficoltà di rilancio della produzione.