Pensioni, da gennaio ad oggi crollo di domande

La riforma delle pensioniha prodotto effetti concreti nei primi nove mesi dell’anno, come confermano direttamente i dati diffusi dall’Inps che ha liquidato da gennaio a settembre complessivamente 199.555 nuovi iscritti, compresi quelli che dipendevano dall’Inpdap (ora inglobata), ossia in calo del 35,5% rispetto ai 309.468 dello stesso periodo del 2011.

Numeri che dipendono per ora dalla finestra mobile (ossia 12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi) e dagli scalini previsti per la pensione di anzianità, con le quote che passano da 59 a 60 anni per l’età minima con almeno 36 anni di contributi, voluti già nel 2011 mentre i primi effetti della riforma Fornero si vedranno dal prossimo anno.

Come ha confermato anche l’Inps da gennaio ha liquidato 140.616 pensioni nel settore privato (-37,4% rispetto alle 224.869 dello stesso periodo 2011) e 58.939 nel settore pubblico, gestito sino ad oggi dall’Inpdap (-22,2% rispetto alle 84.599 erogate nello stesso periodo del 2011). Inoltre l’età media di uscita dal lavoro nel settore privato è cresciuta di un anno passando da 60,3 anni a 61,3 anni mentre nel settore pubblico si è saliti da 60,8 anni a 61,2 anni. Il calo più deciso è avvenuto per le pensioni di anzianità nel privato, con un -44,1%, essendo passate da 127.855 dei primi 9 mesi del 2011 a 71.491 dei primi nove mesi del 2012.

Nel privato le pensioni di vecchiaia sono diminuite del 28,7% passando da 97.014 a 69.125; si tratta soprattutto di assegni per i lavoratori autonomi mentre per i dipendenti il calo è stato del 21,69%, essendo passati da 132.801 nuove pensioni liquidate tra vecchiaia e anzianità nei primi nove mesi del 2011 a 103.996). Inoltre per i coltivatori diretti il calo è stato del 67,6%, sedendo da 20.526 a 6.637 mentre gli artigiani sono scesi del 59,6% (da 38.567 assegni a 15.580) e i commercianti sono passati da 32.975 assegni liquidati a 14.403 (-56,3%).

Ricordiamo che dal prossimo anno termineranno le uscite di coloro che possono andare in pensione con le vecchie regole mentre comincerà il pensionamento con le regole previste dalla riforma Fornero. Quindi per le donne dipendenti del settore privato bisognerà avere compiuto almeno 62 anni e tre mesi nel 2013.

 

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