Questo è un colpo che può davvero portare effetti negativi devastanti negli sportelli unici per l’immigrazione delle questure italiane. Basta un solo comma alla manovra del governo, per spargere il caos negli uffici che hanno il compito di verificare e regolamentare gli stranieri. Stiamo parlando del comma 28, art.9 del Dl 78/2010: questa innovazione introduce il dovere, da parte di Stato ed enti pubblici, di tagliare del 50%, in confronto al 2009, la spesa che riguarda il personale a tempo determinato o assunto attraverso convenzioni.
Ciò vuol dire, in primis, che non sarà possibile rinnovare i contratti in scadenza al 31 dicembre ai 643 precari che vennero assunti cinque anni fa con concorso pubblico, ma anche i 650 interinali assunti dal ministero per far fronte alla marea di pratiche presenti negli sportelli lungo tutto il territorio italiano.
Solamente poche settimane fa, aveva parlato il sottosegretario all’Interno, Nitto Palma, che aveva ribadito come l’assenza di fondi non permetta di continuare nella stabilizzazione del lavoro.
A parziale retromarcia, arrivano le prime conferma dal Viminale, che vorrebbero rinnovare in ogni caso i contratti che scadono alla fine del 2010.