Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha affermato che “c’è un eccesso nell’applicazione delle ganasce” fiscali e che pertanto “serve un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini“.
“La struttura amministrativa è pronta” – ha aggiunto il ministro – e “ora va fatta la riforma della struttura sostanziale del sistema fiscale, perchè il sistema economico è radicalmente cambiato”. Tremonti ha poi sottolineato che “il sistema fiscale si è terribilmente complicato, ha mezzo secolo, un mezzo secolo che non è stato banale”. Infatti “tutto è stato accelerato, è cambiata la struttura globale e il sistema industriale, il sistema fiscale è stato pensato prima della diffusione sul territorio delle partite Iva“.
Inoltre – ha proseguito Tremonti – “è cambiata la struttura sociale del Paese e sull’intersezione tra fiscale e assistenziale occorre la massima riflessione”. Va peraltro considerato che “l’ambiente prima si poteva consumare, ora si deve conservare” e anche “la struttura politica è cambiata da centrale a federale e il potere fiscale non è più concentrato”.
Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze, ha voluto precisare che, anche se “l’evasione si è ridotta e l’elusione è stata contenuta”, ciò è ancora “un fenomeno di massa”: tale fenomeno può essere combattuto – ha commentato Visco – ma occorre “una strategia di lungo periodo che il ministero e le amministrazioni si devono dare per ottenere risultati senza oscillazioni e tentennamenti“.
Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha infine rimarcato che “il rigoroso rispetto del contribuente” è fondamentale per l’Agenzia delle Entrate, la forza della quale “dipende dalla fiducia della comunità di cui siamo al servizio”: “la capacità di autocritica” – ha quindi concluso Befera – “ci rafforza anziché indebolirci”.