La Banca centrale europea rivede “al rialzo” nell’area dell’euro le stime concernenti l’inflazione,che sarà per quest’anno tra il 2 e il 2,6% e tra l’1 e il 2,4% nel 2012. Pesano soprattutto “il considerevole rincaro dell’energia” e quello dei prodotti alimentari.
L’istituto di Francoforte sottolinea quindi che “un atteggiamento molto vigile è necessario in vista del contenimento dei rischi verso l’alto per la stabilità dei prezzi“. Nell’ area euro – prosegue la Bce – “il risanamento dei conti pubblici è iniziato”, anche se la situazione al riguardo “resta precaria”. Pertanto “in questa fase è essenziale che i governi confermino l’impegno a risanare i conti pubblici, in quanto permangono tensioni nei mercati dei titoli di Stato“.
È inoltre indispensabile – precisano dall’Eurotower – “dare completa attuazione ai piani di risanamento sul 2011 e ove questi si rivelino inadeguati, occorre definire nel dettaglio e attuare rapidamente misure aggiuntive”. In prospettiva poi si presume che la ripresa nell’area euro “continui, trainata sempre più dalla domanda interna, anziché dalle esportazioni”.
E se da una parte – conclude la Bce – il “riequilibrio dell’attività rispecchia gli effetti delle passate misure di politica monetaria e i notevoli sforzi profusi per ristabilire il funzionamento del sistema finanziario“, dall’altra parte “l’esigenza di risanare i bilanci in vari settori, nonchè gli interventi di riequilibrio delle finanze pubbliche ipotizzati nelle proiezioni, che sono finalizzati a ripristinare la fiducia nella sostenibilità a medio termine, dovrebbero gravare sulle prospettive di crescita dell’area dell’euro”.
