Rendimenti in forte calo per i BoT e i CTz. I Buoni semestrali sono stati collocati con un rendimento lordo semplice del 1,902% (1,25% il netto), in calo di 0,561 punti, ai minimi da marzo 2004. In deciso ribasso anche il rendimento del CTz scadenza 30 settembre 2010, offerto in settima tranche: il tasso lordo semplice si è attestato al 2,969% (2,84% netto), in flessione di 0,297 punti rispetto al precedente collocamento e ai minimi da febbraio 2006.
Rendimenti in calo, quindi, sostenuti da una domanda sempre alta, pari, rispettivamente, a 3,86 miliardi per il CTz (2,5 miliardi l’offerta) e a 14,75 miliardi per i BoT (10,5 miliardi l’offerta). L’asta, ha dichiarato un operatore all’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor, è «stata coperta abbastanza agevolmente» e anche sul prezzo non ci sono state sorprese particolari. Il BoT, infatti, è uscito con un rendimento superiore di circa 30 punti base rispetto all’Eonia: un rendimento giudicato interessante dagli operatori, soprattutto se si guarda ad altri titoli di durata simile. «Sul mercato, infatti, ci sono BoT – spiegano gli esperti – che offrono rendimenti molto più magri, intorno all’1 per cento».
Il calo dei rendimenti comunque non sembra destinato a rientrare nel breve periodo. Anzi, per effetto della politica monetaria espansiva della Bce e delle forti richieste che stanno interessando la parte breve della curva, è molto probabile che «nei primi mesi del 2009 si vedano sul mercato rendimenti ancora più bassi di quelli attuali». Di sicuro la discesa dei tassi non ha frenato l’interesse dei piccoli risparmiatori, che hanno continuato a presentarsi in asta, seppur in maniera meno convinta rispetto ad altre occasioni.
La ragione però è di natura tecnica dal momento che il collocamento di fine anno è tradizionalmente monopolizzato dagli investitori istituzionali e dalle tesorerie delle banche. Sempre le tesorerie hanno fatto incetta del CTz, un titolo che continua ad attraversare una fase di grande successo. «Per il 2009 – afferma un trader – questo titolo sarà al centro dell’attenzione del mercato anche se l’aumento dell’offerta annunciato dal Tesoro potrà determinare qualche pressione sui prezzi». Domani sono previste aste sulle scadenze medio-lunghe: il Tesoro offrirà CcT fino a 1 miliardo e BTp a 3 e 10 anni fino a 5 miliardi.
Fonte: Ilsole24ore.com