ROMA – Quattro miliardi non bastano. Lo stanziamento previsto dal governo nel decreto anti-crisi per il 2009 rischia di essere in sufficiente. Quindi, per fare fronte alla crisi, in Italia «occorre riallocare in fretta un ammontare di risorse ben maggiore». Lo afferma Confindustria nella congiuntura flash del Centro studi sottolineando che è necessario adottare riforme strutturali «che portino risparmi nei prossimi anni e accrescano la credibilità del Paese».
L’AZIONE DEI GOVERNI – Confindustria non esprime un giudizio negativo sul solo esecutivo italiano ma giudica «inadeguate» le azioni dei governi a livello internazionale «perchè lente, contenute, incerte, con tensioni e divisioni interne e tra i Paesi». In particolare è giudicato «controproducente» il tempismo delle decisioni tedesche. «I pacchetti di stimolo all’economia effettivamente adottati dai governi – afferma il Centro studi – sono ancora troppo modesti nell’ammontare e lenti nel varo per invertire la marcia della crisi. Molte misure erano già previste, altre sono annunciate». In dettaglio, per gli interventi in fase di elaborazione in Germania (50 miliardi di euro) e Usa (775 miliardi di dollari) «occorre fare presto perchè stiamo entrando nel culmine della crisi». Nell’Unione europea inoltre «l’efficacia degli stimoli fiscali è ridotta dall’insufficiente livello di coordinamento».
Fonte: Corriere della Sera