Investire i propri risparmi non è cosa così semplice e immediata, in quanto numerosi sono i fattori da prendere in considerazione per valutarne l’effettiva convenienza.
Prendiamo in esame i Bot ad esempio, ebbene, quest’ultimi rendono tanto poco da non riuscire nemmeno a “coprire” il potente e devastante effetto del carovita, discorso complesso anche per i conti di deposito remunerati che, nonostante assicurano rendimenti più corposi, si mantengono ugualmente su un livello prettamente medio-basso.
Viene naturale, quindi, chiedersi quale sia il contesto più sicuro per investire i propri risparmi e sembra proprio che in un periodo come quello in cui ci troviamo attualmente caratterizzato da tassi di interesse particolarmente bassi, è molto facile cadere nel rischio di affrontare investimenti azzardati e poco remunerativi anche se in apparenza “sicuri”!
In merito alla questione, Alessandro Pedone, tramite un articolo pubblicato sul sito dell’Aduc, mette in guardia i cittadini non esperti sottolineando come in tempi precari come questi bisogna fare molta attenzione a dove investire il proprio danaro, soprattutto per coloro che non sono esperti del settore, in quanto è molto facile ritrovarsi in condizioni difficili se non perlomeno deludenti
Prendiamo ad esempio i Fondi comuni di investimento monetari ed obbligazionari che, a fronte di rendimenti medi del 2% annuo rendono in realtà molto meno in quanto vengono calcolate sul Fondo stesso le commissioni di gestione annue il cui importo è sempre pari all’incirca all’1%.
Quindi, in definitiva, prima di lanciarsi in investimenti che potrebbero rivelarsi azzardati è meglio leggere attentamente sia le note informative che i prospetti associati al prodotto, chiedendo all’istituto di credito ogni aspetto a nostro avviso poco chiaro o ambiguo, esigendo massima chiarezza e trasparenza.