Ormai nel 2012 molti si dimenticano perfino di avercelo in casa l’elenco telefonico, ma chi non ha la memoria corta sono le compagnie telefoniche che, pronte a speculare sul minimo particolare, non cessano di inviarceli. Aziende quali la Telecom o la Tiscali, ma non sono le sole, addebitano un sovrapprezzo sulla bolletta del telefono giustificandolo come “consegna elenchi telefonici.”
Il costo di questa tassa celata si aggira normalmente sui due euro per i clienti Telecom, tuttavia a seconda delle condizioni sottoscritte nel contratto questo può lievitare fine a raggiungere i sette euro. Per quanto riguarda la Tiscali, l’elenco telefonico vale 1,25 euro a bolletta, tuttavia in questo caso è possibile disdire il “servizio” aggiuntivo cambiando le condizioni contrattuali dalla pagina personale sul sito della compagnia.
Contro l’ultima ingerenza dei colossi della telefonia, ha iniziato la battaglia personale un protagonista inaspettato, il suo nome è Paolo Saragoni, un pensionato di Arezzo. Se nel 2006 l’aretino faceva valere la sua posizione protestando per l’essere costretto a pagare i costi di spedizione della bolletta cartacea, oggi riparte alla carica contro la spesa per le Pagine Bianche “Sono inutili, peggio: sono dannose, dovrebbero pagare noi per riceverle. Sono piene di pubblicità, su cui la Telecom guadagna. Eppure gli elenchi ci vengono addebitati in bolletta. Una cifra di poco conto, è vero, ma moltiplicata per tutti gli abbonati è un tesoro: milioni e milioni di euro l’anno. Per consultare i numeri bastano le Pagine Sì, che sono gratuite.”
Paolo non è solo in questa battaglia, è affiancato dalla Codacons e dall’Unione Consumatori “Non si tratta di soldi, ma di principio. Per me e per il resto degli italiani” ha tenuto a precisare più volte. Come si potrebbe dargli torto, le agenzie telefoniche sono state più volte sotto i riflettori a causa di oscure e imbarazzanti azioni, le esigenze dei consumatori non possono essere messe da parte, sopratutto in questo periodo dove il risparmio di pochi euro su ogni bolletta può essere un guadagno determinante.