A quanto ammonta l’inflazione in eurolandia? L’Eurostat, l’ufficio statistico europeo, comunica che nel mese di gennaio l’inflazione nell’eurozona si è attestata al 2,3%. L’Eurostat ha così ritoccato il dato (2,4%) che aveva precedentemente previsto (stima flash del 31 gennaio).
Nell’Unione europea a gennaio l’inflazione rimane ferma al 2,7%. L’Irlanda (0,2%) e la Svezia (1,4%) sono i Paesi che hanno registrato il più basso tasso di inflazione, mentre quelli più alti si rilevano in Romania (7,0%), Estonia (5,1%) e Grecia (4,9%).
In Italia – specifica l’Eurostat – il dato dell’inflazione a gennaio è pari all’1,9% (1,3% a gennaio di un anno fa). Il dato dell’1,9% vale anche per la Francia, mentre in Germania l’inflazione è stata al 2% e in Spagna è lievitata al 3%.
Nei Paesi appartenenti all’area dell’euro i fattori che hanno pesato in merito all’inflazione – spiega l’ufficio di statistica del continente – sono stati i trasporti (+5,1%), il settore della casa (alzatosi del 4,5%), le bevande alcoliche e il tabacco (+3,7%); i combustibili liquidi sono cresciuti dello 0,19% e l’elettricità dello 0,11%. I tassi più bassi – puntualizza ancora l’Eurostat – interessano invece l’abbigliamento (-0,6%), le comunicazioni (-0,2%), la cultura e il tempo libero (0,1%).
L’andamento dell’inflazione potrebbe infine indurre la Banca centrale europea ad attuare un indirizzo più restrittivo della politica monetaria.