Le indiscrezioni che arrivano dal mondo della politica riguardanti gli incentivi per il 2010 sono sempre maggiori e continuando a crescere con l’avvicinarsi di gennaio, quando un nuovo decreto legge dovrà stabilirne tempi, modalità e caratteristiche.
Oltre a fissare una linea comune per quanto riguarda la politica sugli incentivi per le automobili nel nostro paese, è necessaria una sistemazione e uno sviluppo di un asse portante a livello europeo, che tracci linee guida e definisca i limiti della concorrenza che, in altri reparti industriali, comincia a farsi sentire vista la crisi attuale di fondi e risorse.
Non si sa cosa potrà accadere nel 2010, ma è nota invece la situazione odierna: è evidente la difficoltà a rinunciare alle circa 800000 immatricolazioni incentivate nel corso di quest’anno, ma è altrettanto chiaro che bisogna dare una svolta e nuova linfa a tutto il sistema di incentivazione.
Gli esempi si sprecano: è normale che una Smart Cdi con emissioni di CO2 di 88 grammi per chilometro non sia in grado di poter sfruttare il bonus di 1500 €, che ad esempio spetta ai proprietari di una Suv Captiva a Gpl della Chevrolet, che emette più del doppio di grammi?!