L’era dell’energia solare è alle porte

FV grandangoloIl processo che avvicinerà l’energia solare, fotovoltaica, ma anche termodinamica, alla sua maggiore convenienza economica fino alla grid parity è tracciato da un breve documento di McKinsey. Fino al 2020 verranno investiti nel settore capitali per oltre 500 miliardi di dollari.

L’energia solare fotovoltaica sta diventando sempre più attraente dal punto di vista economico, visto che la tecnologia registra continui miglioramenti e, allo stesso tempo, il costo dell’energia prodotta da fonti fossili continua la sua crescita. Entro il 2020 centinaia di miliardi di dollari di capitali verranno investiti tanto da far schizzare da 20 a 40 volte l’attuale livello di potenza solare (FV e termodinamica) installata nel mondo.
Questo è in estrema sintesi il contenuto di un breve report pubblicato in questo mese di settembre dalla società di consulenza McKinsey, da titolo “The economics of solar power” (vedi allegato pdf).

L’analisi conferma l’avvicinarsi della cosiddetta “grid parity” e, cioè, che entro i prossimi 3 o 7 anni la tecnologia fotovoltaica, senza più alcun sussidio pubblico, potrebbe avere un costo dell’energia elettrica prodotta pari o inferiore per l’utente finale a quella prodotta da fonti fossili o da altre fonti rinnovabili. I mercati di California e Stati Usa del Sud-Ovest, Italia, Giappone e Spagna sarebbero in pole position per il raggiungimento di questo traguardo. Un dato, questo, che era emerso anche nel maggio scorso nel corso del convegno internazionale PV Summit, svoltosi nell’ambito di Solarexpo (articoli Qualenergia.it: clicca qui, qui, qui).

Tuttavia anche se le previsioni di crescita del settore solare saranno rispettate al 2020, esso dovrà ancora considerarsi nella sua fase dell’infanzia. Infatti, secondo il report McKinsey, a quella data esso rappresenterà solo il 3-6% della potenza elettrica installata e circa l’1,5-3% della produzione elettrica totale.
In genere il solare è ancora un settore energetico emergente e dovrà trovare quindi la sua strada. Così, diverse tecnologie sono in competizione per cercare di ottenere l’obiettivo di portare i costi sempre più giù e primeggiare sul mercato. Ma al momento capire quale tecnologia solare la spunterà è molto difficile.

La recente storia della tecnologia fotovoltaica ci dice, ad esempio, che la sua rapida crescita ha portato a periodi di scarsa offerta e margini elevati per un numero ristretto di aziende operanti nella produzione del silicio e della componentistica (soprattutto celle e moduli). Ma poi nuovi operatori sono entrati nel mercato grazie all’immissione di capitali freschi (3,2 miliardi nel solo 2007) e ciò ha aumentato la competizione, ha fatto impennare l’offerta e, di conseguenza, ha permesso ai prezzi di calare vistosamente, facendo anche peggiorare le perfomance finanziaria di qualche gruppo.

Oggi ci troviamo di fronte ad un settore molto dinamico in cui ogni ipotesi che va al di là del breve periodo rischia di essere superata da nuove congiunture. Negli ultimi due decenni il costo di produzione e installazione dei sistemi fotovoltaici è diminuito del 20% ad ogni raddoppio della potenza installata. Se questo processo finirà per portare alla “grid parity” si potrà innescare un ulteriore circolo virtuoso con un calo dei prezzi di produzione molto maggiore.

Lo studio McKinsey prevede che entro l’anno 2020 almeno dieci aree con elevata radiazione raggiungeranno questa sorta “parità” economica con l’elettricità convenzionale. Nello specifico, il prezzo dell’elettricità solare potrà crollare dagli attuali 30 centesimi di dollaro per kWh a 12, o anche a meno di 10 cent$/kWh.

L’ipotesi dello studio è che da oggi al 2020, la potenza installata mondiale crescerà grosso modo del 30-35% all’anno: da 10 GW attuali a circa 200-400 GW (in questa cifra il report include anche il solare termico a concentrazione), con un fabbisogno di capitali di investimento non inferiori ai 500 miliardi di dollari.

Il livello di questa crescita e la sua rapidità dipenderanno però da tanti fattori e soprattutto dalla capacità di ridurre sempre di più i costi. Servirà quindi che uno sviluppo tecnologico importante (technological breakthroughs) venga dai produttori dei componenti solari e che, in sinergia, vi sia una forte domanda finale capace di sostenere questi rapidi progressi. Non va poi trascurato il ruolo delle società elettriche nella diffusione della tecnologia che generalmente hanno un maggior collegamento con i clienti residenziali, commerciali e industriali. Anche le normative e gli incentivi dovranno guidare questo processo, pertanto il ruolo del decisore pubblico avrà un peso rilevante.
“E’ un cammino ancora lungo e pieno di incognite, ma la nuova era dell’energia solare si sta avvicinando”, dice il report McKinsey.

Fonte: Qualenergia.it

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