In questi giorni l’Autorità per l’energia elettrica e gas sta ultimando i dettagli per rendere effettiva una legge datata 2010: i clienti morosi verranno schedati in una banca dati disponibile al gestore dell’energia. Si tratta di una vera e propria lista nera che vieterà agli iscritti di stipulare nuovi contratti con altri operatori.
Come ha spiegato il presidente e amministratore di Acquirente Unico, Paolo Vigevano, si è ormai giunti a un “turismo energetico che ha assunto dimensioni preoccupanti”, ovvero, ultimamente molte famiglie e aziende cambiano gestore nella convinzione che il vecchio operatore non possa chiedere la disattivazione del servizio a causa delle bollette ancora non pagate.
La schedatura è un mezzo per tutelare le aziende fornitrici d’energia, tuttavia la pratica rischia di ritorcersi contro la categoria dei consumatori, non si tratta infatti sempre di “furbetti”, motivo per il quale tutte le associazioni che si preoccupano di tutelare famiglie e piccole aziende sono insorte “Tutti i cittadini che per vari motivi non risultano aver pagato una bolletta rischiano di finire nella banca dati dei cattivi pagatori, con tutte le conseguenze del caso come l’impossibilità di attivare una nuova fornitura energetica o cambiare venditore. Lo stesso accadrebbe per le imprese.”
Preoccupa le Associazioni di Consumatori anche il fatto che la schedatura vada a contenere un vero e proprio identikit del soggetto interessato, con tanto di codice fiscale, descrizione della tipologia del cliente, richieste di sospensione della fornitura, sospensioni per morosità, revoche, riattivazioni, richieste di indennizzi.
Tuttavia, si sono studiate anche le norme per salvaguardare la privacy: i dati saranno consultabili dal solo operatore interessato e non potranno essere conservati per più di un triennio nel caso di bollette mai pagate, non potrà superare l’anno nel caso invece di morosità sanata.
La proposta di legge è contenuta in un documento già approvato dalle Commissioni X di Camera e Senato, al momento è posto in consultazione pubblica online fino al 9 ottobre.