Da una mail ricevuta dall’ufficio Ufficio Ambiente del Comune Cuneo, scopriamo una domanda che dovrebbero porsi tutti coloro che cucinano in casa i cibi con l’olio (per intenderci, la classica frittura di pesce, patatine, crocchette ecc. ecc.).
E’ corretto buttare l’olio avanzato nel lavandino della cucina o in qualche scarico o comunque disperderlo nell’ambiente?
Verrebbe da rispondere di si ed in maniera spontanea senza neanche porsi il problema. Ci vien da dire che si tratta pur sempre di un prodotto naturale.
Ed invece pare proprio di no.
Effettivamente si tratta di uno dei maggiori errori che si possano commettere.
Cerchiamo dunque di trovare prima una giustificazione al nostro sbaglio, poi una spiegazione del perché si tratta d un errore e infine, la soluzione.
Giustificazione.
In realtà quasi tutti buttano l’olio avanzato perché non si conosce l’errore che si commette e poi perché nessuno ha mai spiegato e informato la cittadinanza che è bene smaltire l’olio avanzato dalla frittura in altre modalità.
Spiegazione.
Vi basti sapere che un solo litro di olio avanzato da una frittura di olio è in grado di rendere non potabile la bellezza di un milione di litri di acqua, pari a una quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.
Ma allora, come smaltirlo? Ecco la soluzione.
Due possibilità.
La prima attendere che l’olio si raffreddi e poi colarlo successivamente in una bottiglia di plastica e questa, pur trattandosi di materiale riciclabile, buttarla nella spazzatura.
La seconda ipotesi – per chi è disposto a farlo – portare quella bottiglia d’olio presso una piattaforma ecologica e versarne il contenuto negli appositi contenitori. Da questa raccolta – se previsto – si potrà ottenere biodiesel.
Considerando che in Italia si consumano annualmente 600-700 mila tonnellate di olio di oliva e 600-700 mila tonnellate di olio di semi, per un totale di 1,4 milioni di tonnellate di oli vegetali e che attualmente l’unico recupero di olio alimentare esausto è effettuato presso i grandi utilizzatori per circa 35 mila tonnellate/anno (dati 2007), voi capirete quale impatto il nostro gesto – del singolo – può avere sull’ambiente.
Dunque circa 800 mila tonnellate annue di olio finiscono nell’ambiente attraverso le reti fognarie e, disperso in mare, forma un velo sottilissimo che impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari con evidenti danni all’ambiente marino.
Se tutti i comuni facessero come la AIM di Vicenza (fornendo un contenitore specifico per la raccolta degli oli alimentari esausti), le cose, forse potrebbero andare meglio.
Adesso lo sapete. Non avete più scuse.
Via | Mail ricevuta dal Comune di Cuneo e via | Biscottiera e Rinnovabili
Fonte: 100ambiente.it
14 anni = 14×365=5110 giorni (più qualche giorno se contiamo gli anni bisestili)
1.000.000 litri : 5115 gg= 195 LITRI E MEZZO AL GIORNO PRO CAPITE???????????????????????????????????????????
quanta acqua consumano a cuneo???????lol