Al compimento della maggiore età, ognuno di noi si è ritrovato a dover seguire la lunga trafila indispensabile per il rinnovo dei documenti di identità fondamentali per la libera circolazione nel nostro Paese. Qualche anno fa, precisamente dal 26 giugno 2008, abbiamo potuto assistere ad alcuni cambiamenti in materia, a partire dal prolungamento dei tempi relativi alla validità del documento.
Difatti gli anni sono passati da 5 a 10 anni; tale proroga automaticamente si applica altresì ai documenti di identità erogati prima della data sopracitata, e quindi ancora in corso di validità al momento dell’emissione della legge.
Per applicare la proroga ai documenti, bisogna semplicemente recarsi al Comune di Residenza e procedere all’applicazione di un apposito timbro che sancisce l’entrata in vigore della proroga. Le nuove carte, invece, verranno emesse dagli organi competenti direttamente con la validità di 10 anni.
Lo sportello comunale addetto a tale pratica è quello dell’anagrafe, dove gli impiegati verificheranno la validità e le condizioni del documento, se quest’ultimo è ancora in buono stato apporranno il timbro necessario, il timbro però non viene applicato se:
- La carta è già scaduta
- Sta per scadere entro sei mesi
- È scaduta dopo il 26 giugno
- Bisogna andare all’estero
Ovviamente, se la carta versa in cattivo stato, allora gli organi competenti procederanno all’avvio di una nuova pratica e di un nuovo documento.
Ricordiamo che il Comune, così come prevede la legge, dovrà avvisare titolari con i documenti in scadenza a partire dai 180 giorni antecedenti la scadenza originariamente prevista. Sottolineamo però che la proroga non vale e non viene mai applicata alla cosiddetta “Carta Bianca”, ovvero il documento provvisorio rilasciato ai minori.