ROMA – La crisi fa registrare in Italia un calo delle compravendite di immobili. Al contrario crescono la domanda e l’offerta di locazioni. Questo è il quadro tracciato da uno studio del Sunia in collaborazione con la Cgil sull’offerta delle abitazioni in affitto delle aree metropolitane. Nonostante l’aumento dell’offerta, sottolinea il segretario del Sunia Luigi Pallotta, «i canoni dell’affitto non si riducono, al contrario in molti casi aumentano».
I DATI – Nel periodo compreso tra il 1999 e il 2008 i canoni degli affitti sono aumentati del 130% facendo registrare le punte più alte nelle grandi città, in particolare al Centro e a Milano dove c’è stato un incremento complessivo del 145%. Il canone medio pagato è di 740 euro per chi si trova già in affitto ma per chi si appresta ad entrare in una casa in locazione vengono chieste mediamente 1.100 euro al mese e la percentuale degli affitti a prezzi concordati è pari solo al 15%.Il Sunia evidenzia come i canoni maggiori a Roma e Milano siano nelle zone centrali e semicentrali, andando da un massimo di 2.300 euro al mese fino a 1.400 euro mentre gli stessi canoni scendono fino a 1.100 euro al mese per gli alloggi in periferia. Un canone medio che è calcolato per un alloggio di circa 80 metri quadrati. A Roma e a Milano circa il 25% delle famiglie vive in una casa in affitto. Nella Capitale le case affittate sono 352.912 mentre a Milano sono 381.617.
VENDITE E AFFITTI – In generale nel terzo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, si è registrata una diminuzione delle compravendite residenziali del 13% (-9,3% nei Comuni capoluogo, -15,9% nei Comuni non capoluogo). Mentre nel periodo compreso tra l’ultimo semestre del 2007 e il primo semestre del 2008 la domanda di affitto, dovuta a una maggiore difficoltà di accesso al credito e del mercato dell’acquisto, è aumentata del 4%.
Fonte: Corriere.it