Crisi greca, aiuti in due fasi dall’Unione Europea

12 miliardi di euro subito, quelli che servono con urgenza per tamponare una situazione di crisi economica senza uscita. Il resto dei soldi, per un massimo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 100 miliardi, al massimo entro settembre quando andrà giocoforza trovata un’intesa complessiva in grado di salvare la situazione finanziaria della Grecia e di conseguenza anche quella dei Paesi Ue.

“Benvenuto in Banca”, la brochure che aiuta gli stranieri

Le banche italiane, negli ultimi anni, vivono anche dei milioni di stranieri che ormai stabilmente abitano e lavorano in Italia, non solo quelli che abbiano preso la nostra cittadinanza. Ecco perché l’ABI ha finalmente deciso di aprire un canale privilegiato favorendo l’apertura dei conti con una campagna d’informazione chiara denominata ‘Benvenuto in Banca

Italia a due facce: entrate fiscali su, debito pubblico giù

Da una parte la carota, rappresentata dalla crescita complessiva delle entrate fiscali, capaci di far registrare nei primi quattro mesi del 2011 un dato positivo che non si riscontrava dai tempi della crisi economica mondiale del 2009.
Dall’altra però il bastone, con il debito pubblico italiano che ha raggiunto una quota pro capite francamente difficile da sostenere: 1.890,6 miliardi di euro.

Marcegaglia: bisogna abbassare la pressione fiscale su imprese e lavoratori

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha dichiarato – nel corso dell’assemblea generale di Assolombarda – che “la tenuta dei conti pubblici è stata la scelta giusta” e adesso occorre continuare su questa strada: l’obiettivo del 2014 del pareggio dei conti pubblici è fondamentale, serviranno anche scelte impopolari”.

Il made in Italy risale, ma l’Italia resta indietro sul mercato

Cresce l’economia italiana e il merito va soprattutto attribuito, nel campo della produzione industriale, all’aumento delle esportazioni che però ancora non bastano.

Lo testimoniano i dati diffusi negli ultimi due giorni che hanno confermato come nel 2010 la ripresa ci sia stata, ma a fronte di un calo complessivo dell’export made in Italy mentre altre nazioni al mondo si sono rafforzate.