Fotovoltaico, le aziende italiane si lanciano nella produzione di silicio

Il fotovoltaico, per l’Italia, può rivelarsi una vera opportunità industriale. Nel giro di pochi anni il nostro Paese può diventare un grande esportatore e valorizzare al meglio tutta la filiera. Le aziende si stanno muovendo: sul piatto ci sono un miliardo e mezzo di investimenti programmati, dalla produzione di silicio a quello di celle e moduli. Un esito niente affatto scontato.

Essere manager delle Energie Rinnovabili: energia eolica. Due borse di studio ANEV UIL

In occasione della Giornata Mondiale del Vento, ANEV, l’Associazione Nazione Energia del Vento, in collaborazione con UIL, assegna 2 borse di studio per la partecipazione al primo corso di formazione “Essere manager delle energie rinnovabili: l’energia eolica”, che ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le informazioni e le competenze necessarie per presidiare, nei territori di propria competenza la creazione, la gestione e lo sviluppo di un parco eolico.

La Regione Lazio blocca i mutui per le famiglie in difficoltà

Un anno e mezzo senza pagare il mutuo. Garantisce la Regione Lazio. È questo il meccanismo di sostegno di chi ha un basso reddito e la rata del prestito da pagare, contenuto in una deliberazione di Giunta che ha ricevuto il preventivo via libera della commissione Politiche della casa. Ne trarranno vantaggio coloro che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della prima casa tra il 2002 e il 31 dicembre 2008.

Minieolico, microeolico e grandi impianti. Vantaggi e svantaggi

Nel corso di un’intervista apparsa i giorni scorsi su GreenReport a Lorenzo Partesotti, esperto in energie rinnovabili, è emersa un’interessante distinzione che ci aiuta a capire quante tipologie dimensionali esistono oggi quando si parla di eolico.
Sono tre.
Il microeolico, il minieolico e quello su grande scala.
Recentemente e sempre più frequentemente si pone l’attenzione sui primi due, cercando di capirne la reale utilità sia economica che produttiva.

Economist: Italia supera Gran Bretagna

Nella graduatoria del reddito medio pro-capite, in questi giorni l’Italia é a 35.390 euro, mentre il Regno Unito è scivolato a 32.890, facendo retrocedere il Paese anglosassone al dodicesimo posto nella classifica europea.