Ne abbiamo già parlato in un articolo pubblicato nella giornata di ieri, ma un argomento tanto importante non può che essere sviscerato più e più volte. Il Governo, forbici alla mano, ha deciso di tagliare tutta una serie di spese superflue, e dopo aver tagliato pensioni,
stipendi, sanità e politiche sociali (aspetti non propriamente superflui, a nostro dire), ha deciso finalmente di dare un taglio anche alla politica, spianando la strada a quello che sarà l’accorpamento delle province.
Ma quanto risparmierà il nostro paese con l’accorpamento delle province? Una domanda piuttosto lecita a cui però, pare non sappia dare risposta neppure il Governo che l’ha ideata! Parla chiaro la nota inserita al sotto Decreto Legge che ha sancito il famoso accorpamento e che recita così: “Al termine di questo processo sarà possibile calcolare gli effettivi risparmi che comporterà l’intera riforma”. Insomma, non lo sanno di preciso neppure loro, e si evince dai continui rimpalli di responsabilità ad opera dei ministri interessati.
Ecco allora che l’intera compagine governativa sta mettendo in moto una serie di cambiamenti che, ad oggi, potrebbero anche rivelarsi inefficienti. L’unica previsione pare sia stata fatta dai servizi studi di Camera e Senato. Secondo l’indagine pare che l’accorpamento delle province potrebbe portare 65 milioni di euro, contro i 130 milioni abituali.
Noi non possiamo che apprezzare lo sforzo ma, onestamente, continuiamo ad attendere nuove strategie che finalmente vadano ad intaccare “l’inattaccabilità” dei politici italiani, che ne vadano a ridurre a benefici e che li rendano molto meno casta e molto più cittadini.