Il Consiglio dei ministri ha approvato mercoledì la legge di stabilità, che raccoglie le norme e i provvedimenti che determinano quali spese potranno essere affrontate dallo Stato, in quali ambiti e grazie a quali entrate. Molte delle cose contenute nella legge di stabilità erano state anticipate nei giorni scorsi dai giornali e dallo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha spiegato che i 36 miliardi di euro della manovra saranno coperti grazie a 15 miliardi provenienti dalla revisione della spesa, 11,5 dall’aumento del deficit e 3,8 recuperati dalla lotta all’evasione.
Matteo Renzi e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, hanno detto che la legge prevede 18 miliardi in meno di tasse, facendo riferimento agli incentivi per chi vuole assumere lavoratori a tempo indeterminato, all’ulteriore riduzione dell’IRAP dopo quella dell’anno scorso e alla conferma degli 80 euro in busta paga, anche se `cambieranno pelle, diventando una detrazione, non più un bonus aggiuntivo. «Per il bonus 80 euro sono 9,5 miliardi. Speravo fossero 10 ma sono comunque la conferma sistematica del bonus alla faccia di tutti quelli che hanno detto che non ce la facciamo» ha detto Renzi dopo il Consiglio dei Ministri. Ma le novità di questa legge di stabilità non finiscono mica qui, la legge di stabilità prevede anche bonus e sgravi per le ristrutturazioni edilizie, la stabilizzazione dei lavoratori precari della scuola e lo sblocco degli scatti di anzianità e carriera per le forze dell’ordine.
Inoltra,e cosa di cui si era abbondantemente parlato, ci sarà il trasferimento del TFR in busta paga ma la questione sarà chiarita meglio da un decreto attuativo. Le misure non faranno oltrepassare all’Italia il vincolo europeo del 3 per cento nel rapporto tra deficit e PIL. Per sostenere le famiglie con figli arriva invece un sostegno fino al terzo anno di età: sul piatto ci sono 500 milioni. La misura sarà modulata in base al reddito e dovrebbe andare alle famiglie che hanno bambini nati tra il 2013-2015. Per i nuclei numerosi in arrivo anche l’esenzione dei ticket, con la riforma che sarà pronta entro fine anno.